Il disegnatore Mamoru Yokota è uno dei primi ospiti che abbiamo intervistato alla quindicesima edizione del Japan Expo. Principalmente realizza illustrazioni ma ha lavorato anche nel campo dell’animazione nelle vesti di produttore (il film animato di Air), character designer (Angelium, Magical Kanon) e come direttore dell’animazione (Death Note, DNA2, Naruto Shippuden).
Durante il Festival il maestro Yokota ha tenuto due masterclass, noi abbiamo partecipato alla prima. In questo incontro ai partecipanti è stato chiesto di fare un disegno di una persona, poi il maestro ha richiamato tutti attorno a sé ed ha tenuto una piccolissima lezione in cui ha spiergato alcune tecniche basilari del disegno.
Per prima cosa ha mostrato i punti di giunzione in un corpo umano:
Poi ha mostrato come una testa può essere realizzata all’interno di un cubo, indipendentemente dalle inclinazioni che questo possa avere.
Oramai il maestro è così pratico in questa tecnica che riesce a far rientrare la testa di un personaggio, anche in un cubo postumo.
Poi è passato alla tecnica degli otto cerchi, applicabile non solo per le proporzioni corporee, ma anche per quelle del viso.
Sin dal suo debutto come illustratore di light novel, ha ricoperto diversi ruoli lavorativi, come produttore, direttore dell’animazione e set design e manga design. Può spiegare quali erano i suoi compiti come set design e manga design?
Come set-design lavoro nei drama. Per quanto riguarda la differenza, il manga design prima disegna e poi organizza, il set design invece si occupa della disposizione generale delle cose. Ad esempio in una stanza qui andrà il tavolo e qui la porta.
Possiamo paragonare quest’ultimo lavoro a quello di un art director che lavora in televisione e al cinema?
Non è esattamente lo stesso lavoro. Mi viene chiesto di fare un design dal regista e poi faccio delle proposte.
L’anno scorso ha lavorato come direttore dell’animazione di Gatchaman Crowds. Può parlare del progetto e del suo sviluppo?
Il disegnatore generale del progetto ha avuto dei problemi, così mi ha chiamato e mi ha detto ‘Per piacere aiutami per questo progetto’. Così sono entrato a far parte di questo progetto.
Il design è stato realizzato completamente dall’altro disegnatore o anche lui ha dato qualche imput?
Non ho lavorato al design, solo all’animazione. Takahashi, il disegnatore generale, ha realizzato per lo più il progetto e ha impostato tutto. Per quanto riguarda l’animazione, esistono diverse unità e diversi registi, genga, douga… ed io dovevo coordinare tutti questi ruoli.
Se ci sarà un’altra stagione, tornerà a partecipare al progetto?
Se me lo chiederanno, mi piacerebbe farlo.
Ha fatto molto lavoro promozionale per serie come Macross Frontier, Code Geass. Deve seguire degli ordini quando riceve una commissione, oppure ha piena libertà?
Le illustrazioni le ho realizzate per le riviste di anime. La maggior parte delle volte che la gente viene da me è perché sono molto famoso. ‘Per piacere fai questo lavoro, perché vogliamo te’. Ad esempio le persone responsabili per Macross Frontier sapevano che ero molto famoso, e quindi mi hanno chiesto direttamente se potevo lavorare per loro. Quando ho iniziato dovevo disegnare in particolare dei personaggi, poi ho ottenuto più libertà nel disegnare quello che volevo. Avevo quella libertà perché era indirizzato ai fan dell’anime e del manga che erano già conclusi.
Quando mi è stato chiesto di disegnare un personaggio in particolare, io volevo disegnare due ragazzi invece mi hanno chiesto due ragazze. Anche se ho libertà devo rispettare quello che mi viene chiesto.
Tra i vari lavori che ha coperto: character designer, produttore, direttore dell’animazione. Qual è il suo preferito?
Odio tutti questi lavori. Quello che mi piace è disegnare illustrazioni perché sono libero di fare quello che voglio invece negli altri lavoro devo adattarmi ai tempi e agli ordini.
Ci sono degli studi americani o europei che le piacciono? Le piacerebbe in particolare lavorare per qualcuno di loro?
Penso che le compagnie europee e americane abbiano già dei buoni animatori e che non abbiano bisogno di me. Se qualcuno me lo chiedesse, ci andrei. Mi piacciono la Disney e la Pixar ma richiedono così tanto tempo per realizzare i loro progetti, e quindi mi annoierei molto presto.
Gli altri articoli relativi al Japan Expo, li trovate qui.