Ultimo episodio di The Big Bang Theory prima della pausa pasquale, The Relationship Diremption pone Sheldon di fronte alla prospettiva di cambiare il suo campo di studi…
Attenzione: il seguente articolo contiene SPOILER
Sheldon ha un’improvvisa epifania: pur avendo dedicato tutta la sua vita allo studio della Teoria delle stringhe, non ha mai raggiunto risultati degni di nota. Per questa ragione, decide di abbandonare tale campo di studi per dedicarsi ad altro… ma cosa? Inoltre, una simile decisione richiede tempo per essere assimilata, proprio come una rottura dalla propria fidanzata storica. Sheldon comincia quindi a seguire i consigli di Cosmopolitan, che praticamente in ogni numero dedica un articolo a come superare il trauma della separazione dal proprio ex. Penny e Leonard lo supportano come possono, mentre Raj e Howard concordano un appuntamento a quattro con le rispettive compagne, Emily e Bernadette. Ma non appena Howard vede entrare Emily nel ristorante, si rende conto di averla già conosciuta in passato…
The Relationship Diremption utilizza un espediente piuttosto comune nell’ambito della comicità televisiva, anche perché sempre molto efficace: quello di prendere un determinato cliché situazionale e trasportarlo in un contesto diverso, mantenendone però intatte le caratteristiche. In questo caso, la separazione di Sheldon dalla Teoria delle stringhe viene messa in scena con le stesse dinamiche di una rottura sentimentale, da cui origina l’effetto umoristico. Il geniale ricercatore attraversa quindi le varie fasi di “elaborazione del lutto”: butta via gli oggetti che gli ricordano il passato, si fa fare un nuovo taglio di capelli (subito proibito da Amy, perché «non mi va che le altre ragazze lo vedano andare in giro come un concentrato di sesso ambulante») e infine trascorre una notte ubriaco con un libro di geologia, scienza che lui non considera tale. Poi, nella successiva “camminata della vergogna”, si rende anche conto di aver tempestato di telefonate Stephen Hawking, lasciandogli i tipici messaggi di una nottata alcolica, come si farebbe con il proprio ex fidanzato. Il meccanismo funziona bene, le risate non mancano, e per una volta Sheldon si rivela divertente senza diventare insopportabile: è già di per sé un buon risultato.
La trama secondaria riguarda invece l’uscita a quattro di Raj, Emily, Howard e Bernadette, che risulta piacevole e saltuariamente spiritosa, pur senza grandi acuti: Emily riconosce Howard come il ragazzo che, qualche anno fa, aveva invitato a casa sua, ma lui le aveva intasato il water a causa di un’intossicazione alimentare e, non sapendo come rimediare, era scappato dalla finestra. Da qui nasce tutta una serie di battutine velatamente scatologiche, ma mai volgari o eccessive. L’aspetto più riuscito consiste nel ribaltamento della situazione: Raj temeva che Howard lo avrebbe messo a disagio raccontando a Emily qualcosa di imbarazzante (ad esempio parlandole del suo morboso rapporto con la cagnolina Cinnamon), mentre invece è accaduto l’esatto contrario. Insomma, la classica pena del contrappasso.
La citazione: «L’articolo suggerisce che dovrei dare fuoco a questi libri, ma l’odore dei libri bruciati mi ricorda troppo i picnic della chiesa nel Texas Orientale.»
Ho apprezzato: l’epifania di Sheldon; i messaggi lasciati nella segreteria di Stephen Hawking (fra cui «Ora bacio le ragazze»).
Non ho apprezzato: nulla di rilevante.
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