Cinema

I baffi più belli del Cinema

Pubblicato il 13 aprile 2014 di Filippo Magnifico

Bastano un paio di baffi a rendere un uomo più affascinante? Una domanda particolarmente attuale visto che è da un po’ di tempo, ormai, che barba e affini sono tornati di moda, anche nel mondo della settima arte. Basta dare un’occhiata ai protagonisti di Grand Budapest Hotel, l’ultima fatica di Wes Anderson, per rendersi conto di quanto un paio di baffi possano influire in maniera determinate sulla caratterizzazione di un personaggio (si pensi, ad esempio a quelli sfoggiati da Daniel Day Lewis ne Il Petroliere e in Gangs Of New York).

The Grand Budapest Hotel Teaser Poster Italia

D’altronde come sarebbero stati i personaggi interpretati da Charlie Chaplin o Groucho Marx senza i loro baffi, essenziali per il loro look ed entrati a far parte dell’immaginario comune? È difficilissimo perfino immaginarli e questo può benissimo bastare come risposta. E la cosa bella è che esiste un tipo di baffo adatto per ogni attitudine.

Abbiamo il “Baffo Comico”, quello sfoggiato dai già citati Charlie Chaplin e Groucho Marx, e da altri divi come Peter Sellers nella saga de La Pantera Rosa. Quelli di Sacha Baron Cohen in Borat; Will Ferrell in Anchorman; Gene Wilder in Frankenstein Junior; ma anche Richard Pryor nella stragrande maggioranza dei suoi film.

Machete Danny Trejo Foto Dal Film 1

Il “Baffo da Vero Duro”, e qui si potrebbe sul serio partire con un elenco lunghissimo: Carl Weathers in Action Jackson; Charles Bronson ne Il Giustiziere della Notte; Danny Trejo in Machete; Tom Hardy in Bronson; Samuel L. Jackson in Pulp Fiction; Kurt Russell in Tombstone e chi più ne ha più ne metta!

Il “Baffo Fascinoso”, che ha caratterizzato lo stile di gradi divi del cinema come Clark Gable, e quello “Avventuroso” portato da Errol Flynn in gran parte dei suoi film o da Sean Connery in Zardoz.

E non dimentichiamo che ci sono pellicole intere che hanno incentrato la loro trama sui baffi, come ad esempio L’amore sospetto – La moustache, diretto da Emmanuel Carrère nel 2005 e vincitore del premio Label Europa Cinemas al 58º Festival di Cannes.

Un mondo vastissimo, dunque, di cui vi abbiamo fornito qualche esempio. Ora tocca a voi: quali sono i vostri “baffi cinematografici” preferiti?