A causa degli impegni di Peter Jackson con Lo Hobbit, l’uscita di Tintin 2 è stata rimandata fino a quando il filmaker non avrà finito la sua avventura nella Terra di Mezzo. La pellicola doveva essere distribuita inizialmente per Natale 2015 ma ormai questa data non sembra più una meta realistica, visto che Jackson sarà impegnato con Lo Hobbit: Racconto di un ritorno fino al Natale 2014 e serve almeno un anno per realizzare l’animazione e il rendering della pellicola. Non è ancora chiaro su quali libri di Tintin verrà basato il sequel, la produttrice Kathleen Kennedy aveva in passato suggerito L’affare Girasole, mentre Jackson aveva menzionato Obiettivo Luna e Uomini sulla Luna come possibili basi per il terzo e il quarto capitolo della franchise.
Quello che è certo, è che il film è ancora in fase di scrittura. Lo ha ammesso il suo protagonista Jamie Bell, in un’intervista a IGN durante la presentazione dello show Turn della AMC al press tour della Television Critics Association (TCA).
“Lo stanno scrivendo. È strano. Ho visto Steven [Spielberg] di recente, casualmente mi sono imbattuto in lui. Non lo vedevo da un po’ e stavamo parlando. Gli ho chiesto di firmare un libro di Tintin per me, per mio figlio che non è ancora nato e altre cose, e stavamo parlando [del film]. Mi ha detto ‘Sì, sta accadendo. Lo stanno scrivendo. Non appena Peter tornerà dalla Terra di Mezzo, lo faremo’. Così adesso sto solo aspettando”.
Ogni volta che Bell decide di partecipare a un nuovo progetto, deve prima consultare i produttori di Tintin su quelli che saranno i suoi impegni, e con il suo ruolo da protagonista in Turn, organizzare i suoi impegni è diventato ancora più complesso. Ma l’attore ammette di trovarsi in una posizione davvero fortunata, visto che tutte le parti coinvolte nel sequel sono determinate a portare a termine il progetto.
Parlando della motion capture, la tecnica con cui è stato realizzato Le avventure di Tintin: Il Segreto dell’Unicorno e in futuro anche i sequel, Bell ammette che:
“Ti da un senso di libertà e di creatività. Quando ho fatto la motion capture una costola mi è andata fuori posto, ero davvero sfinito, ero esausto, sudavo alla fine di ogni ripresa. Questo vuol dire che stai lavorando. Non c’è una versione in cui dici ‘Oh, questo non è davvero recitare’. Voglio dire, stai recitando, nel senso più pieno della parola. Stai dando i dati a quel burattino per dargli la vita. Senza di me, il burattino non si muove. Avrà lo stesso aspetto, ma non mostrerà emozioni”.
Lo Hobbit: Racconto di un ritorno uscirà nelle sale italiane il 17 dicembre 2014.
Fonte IGN