Sono state svelate qualche ora fa alla 71esima edizione dei Golden Globe Awards, i premi assegnati dai giornalisti della stampa estera iscritti all’HFPA (Hollywood Foreign Press Association). QUI la lista completa.
Dopo alcune annate altamente improbabili che avevano (simpaticamente?) attribuito ai Globes il soprannome di ‘starfuckers‘, a causa di nomination come quelle a The Tourist, realizzate probabilmente solo con l’intento di avere alla propria cerimonia celebrità del calibro di Angelina Jolie, è ormai da qualche edizione che i premi sono ormai tornati ad essere un affidabile indicatore per gli Oscar.
Anche in questo caso le nomination rispecchiano i primi riconoscimenti arrivati nelle ultime settimane, come il National Board of Review, gli AFI, i premi della critica di New York, Boston e molti altri.
Facciamo il punto della situazione a metà della Oscar Race, scoprendo quali sono ormai le certezze e quali le delusioni ormai confermate.
*LE CERTEZZE
Nuova pioggia di nomination assicurate per David O’Russell, che dopo gli ottimi The Fighter e Il Lato Positivo ha sfornato forse quella che è la sua miglior opera, American Hustle, che senza dubbio gli garantirà nomination come film, regia, sceneggiatura più altre tre-quattro nel campo delle interpretazioni. Altra valanga di candidature arriverà per 12 Years a Slave, fortissimo candidato per la statuetta a Miglior Film, anche se sembra proprio difficile che qualcuno possa strappare dalle mani di Alfonso Cuaron quella per la Miglior Regia di Gravity.
Sia Nebraska che Captain Phillips si confermano temibili rivali. Alexander Payne e Paul Greengrass sono molto amati dall’Academy e non dovrebbero avere grossi problemi a rientrare nella rosa, così come Spike Jonze e i fratelli Coen con i convincenti Her e A Proposito di Davis.
*SULLA BUONA STRADA (anche grazie agli attori)
Dallas Buyers Club
Le pellicola sopra citate nella short-list riceveranno molto probabilmente un numero variabile di candidature (Blue Jasmine e Dallas Buyers Club potrebbero anche rientrare nella rosa dei Migliori film, così come Saving Mr. Banks). La certezza è che sono in gara principalmente grazie alle loro interpretazioni maschili e femminili. Cate Blanchett è front-runner (unica) come Miglior Attrice, mentre la gara in campo maschile è più aperta (bella lotta in particolare tra Chiwetel Ejiofor e Matthew McConaghey, ma attenzione a Bruce Dern). Stranamente ancora aperta la gara tra i non protagonisti, particolarmente noiosa e scontata negli ultimi anni grazie ad interpretazioni memorabili e premiate ad ogni livello.
*COURTESY OF HFPA
Mandela: Long Walk for Freedom
Labor Day (Un Giorno come Tanti)
Enough Said (Non Dico Altro)
Mandela muore improvvisamente e vuoi non candidare il suo biopic ad almeno tre premi? Nessuno ha dubbi sulle qualità di Idris Elba, ma quando ai Globe si punta troppo su canzone e colonna sonora ha sempre il sapore del riconoscimento forzato (vedi Madonna). Capitolo Morti numero 2: James Gandolfini, tragicamente scomparso la scorsa estate tra l’altro in Italia. Doverosa la nomination postuma… che invece non arriva, mentre la sua partner di scena Julia Louis-Dreyfus ci è riuscita (probabilmente i giornalisti si sono accordati male). Contentini per Scorsese e DiCaprio, così come per Jason Reitman, ma è sempre un piacere trovare l’occasione per avere nella stessa sala due magnifici attori come Kate Winslet e Leonardo DiCaprio, giusto in tempo per vedere l’attore perdere l’ennesimo riconoscimento. Rush infine è inoltre un film splendido, ma difficilmente lo ritroveremo agli Academy (tra l’altro Bruhl NON protagonista?).
*OSCAR ADDIO o DARK HORSES?
La crisi di The Butler è ormai ufficiale. Non sono bastati lo strapotere dei Weinstein, i 115 milioni di dollari incassati solo negli USA e la ghiotta presenza di Oprah per ottenere candidature: quota zero per Il Maggiordomo alla Casa Bianca, ma attenzione alla zampata della potentissima conduttrice americana, che se non dovesse rientrare nella rosa dei nominati all’Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista potrebbe far cadere più di una testa. È ormai certo anche che il film di Ben Stiller non è un nuovo Forrest Gump o il Vita di Pi di quest’anno: non lo si trova nominato in alcun genere di premio, ma potrebbe consolarsi con ottimi incassi (uscirà a Natale).
Attenzione invece alla mina vagante Fruitvale Station. Ce n’è uno ogni anno: grande successo al Sundance, protagonisti afroamericani, esaltato in modo spropositato dalla critica in patria e ridimensionato nel resto del mondo (Precious, Re della Terra Selvaggia). La sensazione è che il premio Oscar Octavia Spencer potrebbe rientrare nella rosa come non-protagonista, ma Michael B.Jordan e il film sembrano avere sempre meno chances.
Che ne pensate di questa Awards Season? Chi sono i vostri favoriti e quali saranno secondo voi snobbati agli Oscar?
Ricordo che i 71esimi Annual Golden Globe Awards saranno consegnati il 12 gennaio 2014 in una cerimonia condotta da Tina Fey ed Amy Poehler, mentre il 16 gennaio saranno svelate le nomination agli Oscar.