Sembra essere uno dei film più affascinanti in circolazione. Tutti lo aspettavamo al Festival di Venezia, ma poi, con gran dispiacere anche dello stesso direttore della Mostra Alberto Barbera, 12 Years a Slave è stato presentato al Festival di Toronto. E lì, giusto ieri, ha vinto il primo riconoscimento: il prestigioso People’s Choice Award (il premio del pubblico).
Accolta da critiche entusiate alla manifestazione canadese, 12 Years a Slave rappresenta davvero uno dei film da cui ci si attende qualcosa di molto importante. E questo innanzitutto perché dietro la macchina da presa siede il grande regista Steve McQueen: ossia l’autore di Hunger e Shame, due film che sono due saggi di pura arte e poesia cinematografica. E poi perché la pellicola racchiude un cast da brivido che vede sfilare nomi quali Michael Fassbender (alla sua terza collaborazione con McQueen), Brad Pitt, Benedict Cumberbatch, Ruth Negga, Paul Dano, Taran Killam (Saturday Night Live) e Scoot McNairy (Killing Them Softly). E poi anche Paul Giamatti, Sarah Paulson, Garrett Dillahunt, Michael Kenneth Williams e la giovanissima Quvenzhane Wallis (la piccola candidata agli ultimi Oscar per Il re della terra selvaggia).
Estremamente toccante, 12 Years a Slave racconta la drammatica storia di Solomon Northup: un uomo di colore che viveva libero nella New York del 1840 ma che venne ingannato con una falsa promessa di un buon lavoro a Washington ritrovandosi poi ridotto a lavorare come schiavo in una piantagione in Louisiana per più di una decina d’anni. Il film approderà nelle sale americane il 18 ottobre, mentre non è stata ancora programmata un’uscita italiana ma sappiamo che la pellicola sarà distribuita dalla BIM.
In seconda posizione nella palmarès del Festival di Toronto troviamo invece la riuscitissima dramdey del regista inglese Stephen Frears Philomena con una bravissima Judi Dench (pellicola presentata anche a Venezia; qui la nostra recensione) e l’oscuro thriller Prisoners del promettente autore canadese Denis Villeneuve con Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal.
Quello del pubblico di Toronto è un riconoscimento significativo perché da anni ormai rappresenta un termomentro molto rappresentativo della “febbre da Oscar”, spesso anticipando la tendenza dei premi di Hollywood: negli anni passati, sono stati premiati al Festival canadesi film come Il lato positivo, Il discorso del re e The Millionaire che poi, come sappiamo, hanno sbancato alle notte degli Academy Awards.
Di seguito l’elenco completo dei premi del Toronto Film Festival
People’s Choice Award: 12 Years a Slave di Steve McQueen
Altri finalisti: Philomena e Prisoners
People’s Choice Award per la Sezione Midnight Madness: Why Don’t You Play In Hell? di Sion Sono
People’s Choice Award al Documentario: The Square
Altri finalisti: Beyond the Edge e Hi-Ho Mistahey di Alanis Obomsawin
Miglior film canadese: When Jews Were Funny di Alan Zweig
Miglior opera prima canadese: Asphalt Watches
Miglior cortometraggio canadese: Noah (potete guardarlo qui)
Premio FIPRESCI (premio dei critici) per la Sezione Special Presentations: Ida
Premio FIPRESCI (premio dei critici) per la Sezione Discovery: The Amazing Catfish
NETPAC Award per il miglior film asiatico: Qissa
Grolsch Film Works Discovery Award: All The Wrong Reasons
Fonte: Collider