L’Ultimo Imperatore compie 25 anni, e per rendere omaggio a questo film immenso e importante si è deciso di farlo rivivere ancora al cinema, espandendo ulteriormente nelle sue già kolossali dimensioni grazie al 3D. Dopo la presentazione all’ultimo Festival di Cannes, arriverà quindi anche nelle sale italiane, distribuito da Videa, L’ultimo Imperatore 3D. Appuntamento fissato per il 10 e 11 settembre.
Pellicola kolossale da 9 premi Oscar, tripudio barocco di colori, scene di massa e scenari da favola (in primis la Città Proibita di Pechino), il film del maestro Bernardo Bertolucci racconta la toccante parabola di un uomo che nasce imperatore e muore come uomo qualunque, anzi per ironia del destino, decenni dopo, si ritroverà a visitare da “turista” la vecchia reggia dove era stato incoronato all’età di 3 anni.
Come è noto, il maestro Bernardo Bertolucci non è certo indifferente al fascino del 3D: inizialmente il regista avrebbe voluto girare in formato stereoscopico anche il suo ultimo film Io e te ma poi dovette rinunciare perché questa tecnologia era troppo pesante e lo limitava eccessivamente nei movimenti (Io e te è un dramma ambientato quasi totalmente nell’angusto spazio di uno scantinato; inoltre il regista è ormai bloccato da anni su una sedia a rotelle da lui ribattezzata “sedia elettrica”. Insomma anche l’uso delle camere 3D sarebbe stato troppo ingombrante). «Sono sedotto dalle nuove tecnologie. mi hanno ridato la spinta a sperimentare, a rimettermi sul cinema dopo oltre 10 anni di pausa» ha dichiarato Bertolucci che è stato quindi subito favorevole all’idea el produttore Jeremy Thoma di trasformare il suo L’ultimo Imperatore nelle tre dimensioni.
Il lavoro di riconversione è stato seguito in prima persona dal direttore della fotografia Vittorio Storaro e si è avvalso di un budget di 2 milioni di dollari.
Di seguito la sinossi ufficiale del film:
Nel 1908 a Pechino nella Città Proibita, l’anziana Imperatrice vedova, prossima a morire, si fa portare, strappandolo alla madre, Pu-Yi, un fanciullo di tre anni e lo designa suo successore. Ultimo della dinastia Ching passerà la sua infanzia nella mitica Città Proibita, signore e padrone assoluto di uno sterminato Impero, dove ogni suo capriccio di bambino Figlio del Cielo è legge per una corte fastosa e corrotta. Storia di una solitudine, quella di un uomo che nacque Imperatore, eternamente prigioniero, tra mura prestigiose prima, in un esilio dorato poi e che morì come un cittadino qualsiasi della Repubblica Popolare Cinese. L’Ultimo Imperatore vuole essere anche il ritratto di un uomo che cerca di riconciliare la sua responsabilità morale con la sua eredità politica.
Ricordo infine che Bernardo Bertolucci ricoprirà il ruolo di Presidente della Giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia