In Italia non abbiamo ancora avuto il piacere di leggere il libro ‘The Cuckoo’s Calling‘, un romanzo poliziesco di 450 pagine scritto dallo sconosciuto Robert Galbraith, uscito questo aprile, che ha già venduto 1500 copie. Il poliziesco è stato molto apprezzato, tanto da essere stato definito dalla Library Journal il ‘libro del mistero del mese’. Alcuni recensori hanno definito l’opera un debutto interessante, e si sono meravigliati come quest’uomo sia riuscito a descrivere così bene i vestiti da donna, mentre il Sunday Times l’ha definito un ‘classico libro poliziesco’, scritto nello stile di P. D. James e Ruth Rendell, che racconta:
la storia di una modella con dei problemi, che muore cadendo da un balcone della Mayfair, coperto di neve. Suo fratello ha dei dubbi su questo apparente suicidio e contatta Comoran Strike, un veterano di guerra con dei problemi fisici e mentali, diventato un investigatore privato, per risolvere la sua morte.
In questi mesi in tanti si sono domandati chi fosse il signor Galbraith, il cui nome significa ‘famoso straniero’. Nel profilo dell’autore, presente sul libro, viene descritto come:
una persona che ha lavorato per la SIB (Special Investigative Branch), il ramo in borghese della Royal Military Police. Ha lasciato l’esercito nel 2003 e ha lavorato da allora nel settore della sicurezza civile. L’idea per Cormoran Sciopero [il protagonista del libro] è cresciuta dalle sue esperienze e da quelle dei suoi amici militari che sono tornati nel mondo civile. Robert Galbraith è uno pseudonimo.
La sua vera identità è stata scoperta da una coppia di esperti linguisti indipendenti, Peter Millican di Oxford e Patrick Juola della Duquesne University, che avevano ricevuto l’incarico di analizzare le similarità tra diversi libri polizieschi, tra cui The Cuckoo’s Calling, ed è così che è stato scoperto che l’autore non solo condivideva la stessa casa editrice e lo stesso redattore dell’autrice di Harry Potter, J.K. Rowling, ma che Galbraith e la Rowling sono la stessa persona.
Millican ha spiegato al Times:
“È stato sorprendente come The Cuckoo’s Calling è molto simile [confrontando i testi] a A Casual Vacancy e anche a Harry Potter e i Doni della Morte più che ad altri libri [polizieschi]”.
Prima dell’uscita della notizia, il libro aveva solo 20 recensioni su Amazon, che sicuramente aumenteranno nei prossimi giorni, adesso siamo già a quota 27. In una di queste recensioni era stato scritto:
“Questo libro è scritto così bene che sospetto che fra qualche anno scopriremo che lo pseudonimo dell’autore è quello di un famoso scrittore”.
Mai parole furono più azzeccate.
Nel 2007 Ian Rankin aveva diffuso la voce che l’autrice stava scrivendo un poliziesco. L’autore aveva detto che la moglie aveva visto la Rowling in un bar, mentre scriveva il suo libro poliziesco ambientato a Edinburgo. Ma le voci furono velocemente negate dall’intera squadra dell’autrice e successivamente Rankin ammise che lo scherzo gli era uscito di mano.
Questo fine settimana, la Rowling ha confermato la notizia a The Telegraph, a cui ha fornito questa dichiarazione:
“Speravo di riuscire a mantenere il segreto per un altro po’ di tempo perché Robert Galbraith è stata un’esperienza così liberatoria. È stato meraviglioso poter pubblicare senza l’hype e le aspettative, ricevendo il puro piacere delle reazioni sotto un altro nome”.
A questo punto aspettiamo molto presto l’annuncio della pubblicazione italiana.