L’Uomo d’Acciaio – Michael Shannon e Antje Traue ci parlano dei kryptoniani Zod e Faora!

Prosegue la condivisione con i nostri lettori di quanto ci hanno raccontato i protagonisti de L’Uomo d’Acciaio, la pellicola che sta rilanciando definitivamente il supereroe più popolare al mondo, Superman, nella magica cornice del Taormina Film Festival.

Oltre alle videointerviste, come quella appena pubblicata al regista Zack Snyder, abbiamo anche chiacchierato con il cast in alcune roundtable. Tra i presenti anche i “kryptoniani” Michael Shannon (Zod) e Antje Traue (Faora).

Un candidato all’Oscar famoso per Revolutionary Road e la serie tv Boardwalk Empire, una giovane attrice tedesca alla sua prima esperienza in un grosso kolossal di Hollywood. Cosa hanno in comune?

Il fatto di essere tra i pochi superstiti di Krypton, pianeta andato distrutto per l’arroganza dei suoi abitanti, e di finire per odiare a morte Kal-El (Henry Cavill) per la decisione di non allearsi con loro.

Ecco le nostre domane e quelle degli altri giornalisti presenti:

 Parlateci dei casting: come siete stati scelti per il ruolo di Faora e Zod?

Antje Traue: Mi è arrivata la voce di questo progetto e ho pensato che avrei dovuto fare un tentativo. In quel periodo mi trovavo a Berlino e onestamente pensavo che non avrei mai ottenuto la parte, pensavo che non avessi la minima chance. Ma mi sono registrata mentre recitavo un monologo di due minuti e mezzo e l’ho inviato e la settimana dopo mi hanno chiamata dicendo che avrebbero voluto che volassi a Los Angeles e provare davanti a Zack. E lo feci. ricordo ancora quando poi mi chiamarono dicendo “Pensiamo che saresti la perfetta Faora, ti piacerebbe farlo?”

Michael Shannon: Zack mi ha fatto andare fino in California, sai io vivo a New York. Sono andato a casa sua e mi ha spiegato a grandi linee la trama del film. Mi colpì perché era così entusiasta e descriveva tutti i dettagli con passione. Io stavo seduto là totalmente incredulo, non riuscivo a credere che tutto ciò stesse veramente accadendo a me. Una volta finita la spiegazione si è girato e mi ha chiesto “Allora, come ti sembra?”…e io ho risposto “Be’ sì, direi che sembra avere senso! Mi piacerebbe farne parte!”. Poi dopo un paio di settimane mi ha richiamato dicendo che la Warner voleva che io e Henry provassimo insieme per vedere se c’era chimica e che lavorassimo bene insieme. Io in realtà non aspettavo altro! Così sono tornato da lui e dopo altre due settimane mi ha richiamato dicendo “hai superato il test!”. Io ero felicissimo!

Sei un amante dei fumetti? Li leggevi nella tua infanzia?

MS: No non li leggo, sai? Da piccolo andavo dai miei cuginetti che avevano un’impressionante collezione di fumetti e mi mostravano continuamente i loro pezzi ma non so perché non sono mai riusciti a contagiarmi con la loro passione. Ero felice di vederli felici ma finiva lì, insomma. Guardavo i film dei supereroi ma non ho mai letto i fumetti.

Hai cambiato idea ora? 

MS: Dopo questo? No. Sono affascinato da quello che Zack sta facendo, come sta mettendo in pratica la sua visione in relazione alla storia ma non penso che mi metterò a leggere i fumetti. Sono più fan di Zack che dei fumetti.

AT: Dove sono cresciuta tutto era controllato, non c’era questo genere di svaghi, tutto era strettamente controllato dal governo quindi i fumetti non erano diffusi. Ho conosciuto Superman quando ero già grande quindi mi piace l’idea che io abbia interpretato questo personaggio senza saperne molto, senza conoscerne interpretazioni diverse. Sono partita da zero insomma. 

 La battaglia di Smallville è una delle scene più spettacolari del film. Qual è la tua scena preferita e quale è stata la più difficile da girare?

AT: L’abbiamo girata a Chicago in 2 settimane in estate ed era veramente caldo e i costumi erano un grande impedimento. Ma tutto sommato eravamo molto preparati e avevamo provato ogni singola mossa, ogni singolo passo. Inoltre abbiamo dovuto dividere la scena in tante piccole parti perché era impossibile fare tutto insieme. La mia scena preferita però è stata quella in cui i nostri due personaggi guardano morire Krypton, quella è stata molto speciale. Ho interpretato questa creatura in un certo senso meccanica e così poco umana che improvvisamente invece lascia trapelare la sua vulnerabilità.

MS: Sì il mio personaggio è un po’ meno vulnerabile ma sì, è veramente una bella scena.

C’è qualche attore in particolare che ti ha ispirato per la parte?

MS: James Stewart mi piace molto, ha interpretato ruoli così diversi sempre lavorando con grandi registi e davvero potrebbe fare qualsiasi genere. Mi ha sempre appassionato tanto e sempre anche una brava persona. Quindi direi che nella storia del cinema è l’attore che più mi ha impressionato. […] Comunque per esempio quando vedi James Stewart in Vertigo è così solare, allegro, ma in It’s a Wonderful Life ti comunica proprio sofferenza e disperazione. E’ veramente affascinante. 

Tornate a trovarci per vedere tutte le altre videointerviste al cast!

– QUI l’incontro con Henry Cavill e Amy Adams

– QUI la videointervista a Zack Snyder

– QUI la nostra recensione in anteprima

– QUI il resoconto della conferenza stampa (foto e video)

L’Uomo d’Acciaio uscirà in Italia giovedì 20 giugno 2013. Per saperne di più consultate le nostre news dal blog. Qui trovate la pagina facebook italiana del film.

Fonte: ScreenWEEK