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Un artista della Pixar reinventerà le emoticon per Facebook

Pubblicato il 12 febbraio 2013 di Marlen Vazzoler

Facebook vuole cambiare le emoticon che usano i suoi utenti, perché non sono in grado di trasmettere emozioni complesse come la contemplazione, l’ammirazione, l’affermazione, l’amore materno, la determinazione, la devozione, la rassegnazione e la gratitudine. Per questo motivo la compagnia si è rivolta a Dacher Keltner, il protetto dello psicologo Paul Ekman, e co-direttore della programma Greater Good Science dell’università della California-Berkeley, per migliorare le loro emoticon.

Quando Keltner ha scoperto del progetto di Pete Docter, il film Inside Out ambientato nella mente di una ragazzina, dove Ekman – pioniere nella ricerca delle espressioni facciali – sta lavorando come consulente per le micro emozioni, ovvero le piccole espressioni che vengono espresse tra quelle più importanti, Keltner ha conosciuto Matt Jones, un ex artista dello storyboard di Pirati! Briganti da strapazzo, ora illustratore per la Pixar, incaricato dello studio delle espressioni facciali.

Dopo aver chiesto a Jones di realizzare dei disegni stile emoticon delle emozioni principali, come la rabbia, il disgusto, la paura, la felicità, la paura e la sorpresa, Keltner ha deciso di chiedere al’artista di collaborare al progetto e gli ha chiesto di servirsi del libro di Charles Darwin The Expression of the Emotions in Man and Animals, che esplora le similarità tra i movimenti facciali tra gli esseri umani e gli animali. Non tutte le espressioni elencate da Darwin sono scientificamente supportate, inoltre Keltner ha aggiunto altre epressioni alla lista.

“Facebook è stato abbastanza furbo da capire che le tradizionali emoticon sono piuttosto insignificanti. Alla Pixar osserviamo gli stati emotivi ogni giorno con tutti i disegni che facciamo. Siamo ben informati nel nostro lavoro grazie agli anni di studio che facciamo, studiando costantemente i gesti e le espressioni delle persone nella vita reale”.

Jones ha ammesso che è stata una sfida traslare alcune delle emozioni descritte da Darwin, soprattutto nei casi in cui le descrizioni erano molto datate ed avevano un sapore vittoriano. In queste situazioni Jones ha dovuto aggiornare alcune espressioni.

“Se riusciamo a sviluppare un linguaggio universale, sarà un vero successo. Dobbiamo puntare a una leggibilità istantanea, come con i cartoni animati”.

La creazione delle espressioni è stata aiutata dall’utilizzo delle sopracciglia e dei muscoli facciali. Jones sta anche sperimentando l’uso di altri colori, rosso per la rabbia, verde per l’invidia, invece del solito giallo.

“Ma non vogliamo offendere nessuno. I colori saranno un problema a livello razziale”.

Altre novità che sta considerando l’artista sono: la visione a tre quarti, che da una tridimensionalità all’emoticon, e i limiti della faccia: deve essere realizzata rimanendo nei confini del cerchio? Oppure le sopracciglia o le lacrime possono sorpassare i confini? Jones infine sta spingendo per l’animazione delle emoticon, vorrebbe che diventassero dei piccoli personaggi viventi.
Prima di approdare online, le emoticon dovranno essere semplificate e rimpicciolite, fino ad un larghezza di pochi pixel.

“Stiamo cercando di capire quanto possiamo semplificarle, senza perdere le espressioni”.

Fonte BuzzFeed