Un teatro di posa buio e spoglio. Un occhio di bue illumina una sedia vuota. Poi entra Carlo Verdone, si siede e comincia a raccontare, ma più che la sua vita, la sua persona e il suo lavoro. E’ questo il cuore di Carlo!, documentario di Fabio Ferzetti e Gianfranco Giagni in cui l’attore e regista romano racconta in prima persona il suo cinema.
Più che una vera confessione, Verdone fa al pubblico una sorta di lezione di cinema, raccontando il suo modo di osservare la realtà, di costruire i personaggi, fino alla graduale maturazione come interprete e regista a fianco di un maestro come Sergio Leone. Ferzetti e Giagni, assieme al critico e compagno di scuola di Verdone, Filippo La Porta, partono come una classica intervista davanti alla camera che poi, dando corda all’attore, diventa come un viaggio intimo dentro la visione verdoniana di arte e cinema.
Già l’apertura è indicativa del mattatore: 30 diversi modi di fumare, e quindi 30 diversi tipi di carattere, davanti alla macchina da presa. Ma Carlo! non si limita solo a raccontare il Verdone pensiero, ma conduce il protagonista a pensare alla propria famiglia, alla figura centrale del padre Mario, la cui casa dismessa, il ricordo del loro rapporto diviene centrale nel film: non a caso, i due momenti più belli sono il racconto di uno scherzo fatto a Mario (Carlo finse di essere un futurista dimenticato dal padre in un libro sull’argomento) e la vendetta, durante un’intervista pubblica (Mario parlando del figlio passa dalle lodi, alle critiche fino agli insulti velati).
Il corollario di attori e colleghi più le immagini più significative prese dai film danno vita ad alcuni momenti folgoranti, come Margherita Buy che sembra ironizzare su se stessa o Laura Morante che confessando di aver ricevuto sconti grazie ai film di Verdone confessa: “Con Bertolucci non mi è mai successo”. Si può nutrire qualche dubbio sulle prove degli ultimi anni dell’attore/autore, ma Carlo! è un regalo ai suoi fan, ma soprattutto il tentativo di farlo capire a chi lo valuta un po’ superficialmente.
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