Attenzione: l’articolo contiene spoiler.
Tra le serie degli ultimi anni, The Walking Dead è una di quelle per cui l’attesa è stata maggiore, sia perché lo show AMC ha saputo creare un’atmosfera, un mondo, e un fandom che, per quanto criticati, hanno fatto sicura breccia negli spettatori, sia perché la rete via cavo ha saputo giocare bene le sue carte pubblicitarie. Il risultato è che la première della 3^ stagione, in onda ieri su Fox a un giorno dalla messa in onda americana, fa centro su molti fronti.
L’episodio, dal titolo Casa dolce casa (Seed), vede i sopravvissuti del gruppo cercare un luogo sicuro dove rifugiarsi, dopo mesi di cammino, e poter far nascere il figlio di Lori. La prigione che trovano sul loro cammino, benché popolata di zombie, sembra il luogo adatto.
Scritto dallo showrunner Glen Mazzara e diretto da Ernerst R. Dickerson, Casa dolce casa è un concentrato del meglio della serie senza i suoi limiti e difetti: azione, suspense, violenza e fattore umano – che nella stagione sarà fondamentale – chiusi in 45′ tesi e serrati.
Il merito sta soprattutto nel fatto che l’episodio ha un preciso nucleo narrativo – la ricerca di un rifugio sicuro – e quindi tematico, come la possibilità di ricostruire una famiglia partendo dal più ancestrale dei bisogni, la casa: questo permette di concentrare l’azione in un modo secco e diretto e di gestire i rapporti dei personaggi senza timore di scivoloni. In questo senso, il rapporto tra Lori, “causa” di questo vagabondare”, e Rick sono sempre più freddi (“Lui mi odia” dice lei a Hershel), per via del comportamento molto discutibile di lei nei confronti del marito e di Shane, ma tutti sanno che il valore di Lori è molto di più della semplice madre.
E’ il simbolo che si può rinascere e ripartire anche all’inferno. Per questo è geniale la contrapposizione con la prigione luogo all’apparenza sicuro, facile da disinfestare, ma anche precisa metafora del mondo in cui vivono: non solo perché i poliziotti zombie in tenuta anti-sommessa sembrano un’ironia romeriana, ma perché i dubbi di Lori sul feto in pericolo di vita, e quindi di sterminarla dall’interno, sono molto inquietanti. Nel frattempo, Michonne si vede in 2/3 scene assieme a una debilitata Andrea, e già mostra di che pasta è fatta, facendo a pezzi decine di zombie, esclusi i due mutilati che tiene al guinzaglio.
E poi c’è più azione, quasi incessante, in questa première che nelle due stagioni precedenti, molto ben diretta, violentissima e spiazzante: vedere per credere l’amputazione “in diretta” della gamba di Hershel morsa da uno zombie. Col dovuto colpo di scena: ad assistere alla scena chirurgica un gruppo di persone vive. Per chi conosce la storia una dovuta presentazione, per gli altri una notevole sorpresa.
– QUI gli ascolti record del canale AMC (15 milioni complessivi!)
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