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Resident Evil: Retribution – La recensione in anteprima.

Pubblicato il 25 settembre 2012 di laura.c

 

Nel caso ce ne fosse bisogno, Resident Evil: Retribution dimostra ancora una volta come i franchise, quando arrivano a un momento di stanca creativa, tendano a tornare su un terreno di gioco conosciuto, rispolverando vecchi modelli e situazioni standard che non sembrano passare mai di moda. Prima fra tutte la Guerra Fredda e lo scontro con i sovietici, che offre sempre un porto sicuro ai film d’azione americani o americaneggianti, anche a più di dieci anni dal crollo della cortina di ferro tra Est e Ovest. Ecco così che per il suo quinto capitolo, anche la saga di Resident Evil si sposta in una base sottomarina segreta sovietica, ora sede di una super-struttura della diabolica Umbrella Corporation, dove l’eroina ammazza-zombie Alice si trova imprigionata e apparentemente senza via di fuga. Almeno finché in suo aiuto non arriva una squadra di soccorso mandata da un alleato inatteso.

Gli amanti della saga ovviamente potranno gioire di vecchi e nuovi elementi del film. C’è come sempre la glaciale e affascinate Milla Jovovich in panni più aderenti che mai, ma ci sono anche non morti per tutti i gusti: zombie militari, con tanto di divise, armi e veicoli che dovrebbero richiamare quelli dell’URSS; gli zombie Majinid con quelle deliziosi fauci tentacolari che spuntano dal viso; i mostruosi Lickers, che essendo ancora più grossi vengono ribattezzati Uber-Lickers; zombie intelligenti, contagiati da virus che gli permettono di essere più agili, più svegli, e perciò ancora più letali. Ma quello che manderà davvero in subbuglio i fan del franchise cinematografico e del videogioco, sarà l’entrata di nuovi personaggi molto amati e il ritorno di vecchie conoscenze che sembravano uscite definitivamente di scena. Come si può intuire dal casting, Resident Evil: Retribution sembra proprio in vena di revival (e parlando di non morti e zombie, il termine è più appropriato che mai). Attraverso una nuova svolta nella trama, il regista e sceneggiatore Paul W.S. Anderson ha fatto in modo di reinserire non solo figure viste negli episodi immediatamente precedenti al nuovo film, come l’ex-alleata di Alice poi contagiata dalla Umbrella Corporation, vale a dire la Jill Valentine di Sienna Guillory, ma anche la Rain di Michelle Rodriguez, il Carlos di  Oded Fehr, l’amico Luther West interpretato da Boris Kodjoe e l’infido capo della multinazionale, Albert Wesker, che ha il volto di Shawn Roberts.

Per il resto, il film si articola anche stavolta cercando di ricalcare la struttura del videogame: la stessa base sottomarina è organizzata in settori che ricostruiscono diverse città e capitali mondiali, come Tokyo, New York e soprattutto Mosca, con tanto di Piazza Rossa e storica metropolitana. Milla Jovovich è sempre specializzata non solo in tirare calci acrobatici e mitragliare zombie, ma anche nel muoversi proprio come un pupazzo dei videogiochi, così come la sua nuova controparte asiatica Ada Wong, interpretata da Li BingbingResident Evil: Retribution è perciò caratterizzato da una certa mescolanza di ambientazioni, atmosfere e personaggi, tutti però riconducibili all’estetica e al carattere puramente ludico di una saga che non fa che ripetere se stessa, e forse anche per questo continua a raccogliere l’entusiasmo dei fan e dei gamer di vecchia e nuova data. I dialoghi e gli approfondimenti psicologici sono ridotti al minimo, in modo da non disturbare l’azione e da non appesantire troppo personaggi che avranno pure una certa personalità, ma intendono restare l’equivalente sul grande schermo di quelli che vengono comandati da un controller. Scontato il finale aperto, in cui si preannuncia già un nuovo epico episodio della saga.

Resident Evil: Retribution uscirà il 28 settembre nelle sale italiane. Per maggiori informazioni sul film, che è stato presentato anche al Comic-Con 2012 di San Diego (Qui trovate il resoconto del panel), potete consultare le nostre News dal Blog.