In attesa che l’11 luglio cominci la 4^ stagione negli Stati Uniti, sulla rete via cavo USA Network, White Collar ha chiuso la sua 3^ annata per l’Italia su Fox con un episodio, dal titolo Giudizio finale, che chiude in maniera avvincente l’arco narrativo di una buona stagione, ossia il tesoro trafugato da Neal e il dipinto di Raffaello che lo legherebbero ancora al suo passato criminale.
Tutto si svolge nell’arco dei 2 giorni che separano le udienze per la libertà di Neal con la decisione della commissione: tutti gli amici di Neal sfileranno per dare il loro parere, con Peter ancora indeciso. Ma i problemi non si fanno attendere: l’agente Kramer è deciso a incastrarlo, così Neal deve fuggire e consegnare il dipinto di Raffaello trafugato a Sara, per salvarsi.
Scritto dal creatore Jeff Eastin e diretto da Russell Lee Fine, Giudizio finale è una bella chiusura di stagione che gioca in modo intelligente su quello che è il fattore umano alla base di questo show che potrebbe essere definito come una specie di sequel di Prova a prendermi.
Filo conduttore infatti, più che il duello a distanza tra il truffatore e l’agente FBI, è il rapporto ormai strettissimo tra Neal e Peter, il vero conflitto è quello nella coscienza del poliziotto se deporre in favore dell’amico, col rischio che questi smetta di voler lavorare per lui, o contro, mettendo nel conto anche che il suo superiore Kramer gli ha offerto un posto importante a Washington. E prima che nel finale dica la sua e sciolga il nodo, passano tutti quelli che gli sono stati a fianco, dicendo la loro, quasi per tutti favorevole.
Nel frattempo però il buon Caffrey (interpretato da quel Matt Bomer recentemente visto in Glee) deve cercare di non farsi catturare per la storia del Raffaello in suo possesso: l’obiettivo è consegnarlo a Sara nonostante la caccia all’uomo scatenata. Fuggirà da una funivia saltando da una cabina all’altra, con l’aiuto di Peter, scappando in un’ambulanza guidata da Moz e nell’auto di Donna e arriverà appena in tempo per permettere a Sara di vendere il quadro a un ricco collezionista prima che Kramer possa arrestarlo per furto.
Ma il climax arriva nell’ultimo blocco: il grande giorno della decisione finale, con Peter che si è deciso, è guastato da Kramer, deciso ad aspettare Neal per arrestarlo a causa della confusione creata nella sua fuga. Peter si oppone ma non può niente e all’arrivo al tribunale, Neal capisce la situazione e fugge. E mentre Peter depone a suo favore, Neal si prepara per fuggire con Moz su un aereo.
White Collar, con questo episodio, conferma di avere tutti i requisiti per essere una perfetta serie tv media, ossia che non è un passatempo per tappare i buchi nè un grande prodotto audio-visivo, ma un intrattenimento fatto con cura, che se convincere gli spettatori a partire soprattutto dai suoi personaggi. E il rapporto tra Bomer e l’ottimo Tim DeKay è una di quelle amicizie al maschile che recentemente non si trovano spesso in tv.
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