Quando è apparso il progetto tutti abbiamo pensato al nuovo Sex & the City, magari con 10/15 anni in meno. Invece Girls, la nuova dramedy HBO in onda da qualche settimana, ne è abbastanza lontano e in una sequenza ci tiene a specificarlo e a rivendicare il talento di Lena Dunham 25 enne che scrive, dirige e interpreta il prodotto.
La trama vede la protagonista Hannah in grossi guai: dopo due anni di stage gratuito i genitori si sono stancati di mantenerla. Come proseguire? Attorno a lei le amiche e coinquiline: Jessa, Shoshanna e Marnie, ognuna con le proprie disfunzionalità.
Creato e prodotto da Dunham assieme a Judd Apatow – che evidentemente dà il meglio di sé, come dimostra anche Freaks and Geeks -, lo show mescola la vena mumblecore della protagonista, un approccio fatto di atmosfere umili e lunatiche, di dialoghi buffi e intelligenti mescolati però a un tono dimesso che colpisce.
Molto meglio di 2 Broke Girls, la serie HBO riesce a raccontare il vero sguardo giovanile della crisi economica che va molto al di là di un generico “non c’è lavoro”, “non ci sono soldi”, ma punta direttamente il dito sulle conseguenze di un periodo recessivo – e di chi ne giova come le aziende truffaldine – fatto di lavori non retribuiti, flessibilità che si trasforma in sfruttamento e precarietà, disincanto e spaesamento umano prima che professionale.
Ed è interessante il modo in cui, senza sociologismi semplici, Girls riesce a raccontare le risultanze umane, sentimentali o amichevoli, del disastro globale, come se in un’economia di mercato anche i rapporti personali subissero le oscillazioni delle borse, della finanza.
Ed è per questo approccio problematico e per il tono sincero del racconto che la serie si distanzia nettamente dal glamour romantico di Sex & the City, preso in giro in un lungo dialogo che al suo centro il poster della serie: ne esce totale vincitrice proprio Dunham, quasi compiaciuta (e coraggiosa) nel mettersi in mostra e commiserarsi, capace però di circondarsi di tre comprimarie irresistibili come Zosia Mamet, fascinose come Jemima Kirke o bellissime come Allison Williams. In poche parole, una delle migliori novità del midseason.
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