A Cannes 2012 è oggi il giorno di Cosmopolis. Dopo la nostra recensione in anteprima, ecco arrivare il resoconto della conferenza stampa del nostro inviato alla kermesse Andrea D’Addio.
Qualche applauso, parecchi sbadigli, e soprattutto un veloce fuggi fuggi dalla sala all’arrembaggio di una sala stampa da “occupare” prima che entrino in sala gli attesi ospiti: David Cronenberg, Robert Pattinson, Don De Lillo, Paul Giamatti e Sarah Gadon. Cosmopolis mette in agitazione il Festival di Cannes, ma più che per la qualità della pellicola, lo fa per l’altisonanza del suo cast.
“Conoscevo Don De Lillo, ma non questo suo particolare romanzo finché non me lo hanno fatto notare. Tra libro e film ci sono difefrenze, è naturale che ci siano, un film è diverso da un libro, non può essere una semplice traduzione di una cosa, ma deve mitizzarla a proprio modo” ha dichiarato Cronenberg che, parlando del suo modo di lavorare con gli attori (molti di quelli che hanno fatto parte dei suoi film sono stati poi candidati agli Oscar), si è espresso così: “Faccio molta attenzione a ciò che accade in camera, il mio occhio è sempre lì. Alla fine è questo ciò che vede il pubblico, non tutto ciò che c’è intorno a ciò che è inquadrato e che comunque necessita di organizzazione e lavoro. E così, guarndando in camera, guardo anche le espressioni degli attori, gli sono molto vicino, cerco di trovarne le linee giuste per guidare il film lì dove voglio guidarlo”. A proposito del lavoro con gli attori Cronenberg aveva dichiarato qualche giorno prima durante un ristrettissimo incontro organizzato dal cinema canadese qui a Cannes (noi c’eravamo): “Un tempo ero molto più pignolo e non mi lasciavo influenzare da ciò che dicevano gli attori. Solo con il passare dei film ho capito e apprezzato quanto possano dare di più ad un film, ma questo l’ho imparato solo con l’esperienza. Sapere ascoltare e certe volte delegare è uno dei consigli che ho dato a mio figlio Brandon” (che ha presentato il suo debutto Antiviral proprio al festival di Cannes).
A proposito dei Cronenberg padre e figlio si è espressa Sarah Gadon, che con David ha girato sia A Dangerous Method che Cosmopolis, mentre con Brandon ha fatto una particina in Antiviral: “Sono molto simili e al contempo diversi quando girano. Entrambi prestano molta attenzione ad ogni dettaglio, ma cambia il modo in cui lavorano sugli attori. David mi ha dato solo alcune indicazioni, con Brandon abbiamo lavorato più su una precisa idea del personaggio che lui aveva in mente. Nessuna prova però con nessuno dei due, il copione si prende solo alla fine”.
Grande star del gruppo comunque è Robert Pattinson (“un grande attore” secondo Cronenberg) : “Non ci ho pensato un secondo ad accettare. Se David mi dicesse, in qualsiasi momento, ti va di fare un film con me, direi sempre di sì, sono quelle decisioni per cui non c’è bisogno di pensare. Quando però poi ho letto lo script, ho trovato tutto così fresco e differente da quello che si vede ultimamente. È la storia di un ragazzo infelice che distrugge la sua fortuna”. Paul Giamatti: “Sono il regolatore della storia, quello che tira le somme della morale. È un piccolo ruolo, ma molto significativo”.
Anche ScreenWeek quest’anno è alla 65esima edizione del Festival di Cannes, la manifestazione cinematografica che si terrà dal 16 al 27 maggio. Per recuperare tutte le news e le recensioni dalla croisette andate nella nostra Sezione Speciale, cliccate sul riquadro sottostante (anche sul Mi Piace) oppure andate sulla nostra Pagina Facebook.