A due giorni dall’assegnazione dei premi, eccovi la seconda parte di riepilogo su tutti i film visti finora a Cannes (QUI la prima). Finora comunque è stato un festival molto deludente questa 65esima edizione.
– IN CONCORSO
Vous n’avez rien vu
Alain Resnais richiama al suo capezzale tanti grandi attori francesi (Piccolo, Amalric, ecc) per un film sul teatro davvero fuori da ogni tempo e logica. Va bene che non è necessaria una bella confezione per fare un bel film, ma dai titoli di testa davvero imbarazzanti alle scenografie, passando per luci e tanto ancora, si finisce con il trovarsi di fronte un film prima di tutto brutto a vedersi per le immagini. Poca ispirazione (la ripetizione delle stesse scene con diversi attori non può essere considerata una cifra stilistica) e tanta noia. È in concorso per semplice rispetto verso il cineasta francese.
The Angels’ Share
Ken Loach è l’unico a portare una ventata di leggerezza al festival. Chi lo avrebbe mai detto dieci anni fa! La sua è una commedia tanto poco ambiziosa quanto godibile. Qui la nostra recensione
Killing Them Softly
Atteggiarsi a Tarantino senza averne l’incisività nei dialoghi e nello sguardo deve essere un bel problema per Andrew Dominik che avrà pure qualche intuizione, ma spreca il bel cast (Pitt, Gandolfini, Jenkins) per un film tanto verboso quanto presuntuoso. Qui la nostra recensione
Holy Motors
Leos Carax firma un film che o si ama o si odia. Definirlo strano è poco, sicuramente è antinarrativo e continuamente spiazzante. Rischia di andare a premi e di diventare un piccolo cult così tanto da vedere il proprio pubblico chiedere il rimborso del biglietto a fine proiezione. Perfetto esempio di film grottesco. All’interno c’è di tutto, persino musical e horror.
On The Road
Noiosissimo film di Walter Salles che invece di trasporatre sul grande schjermo il cult di Kerouac, scrive e porta sul grande schermo una sorta di I Diari della motocicletta 2. Evitabilissimo. QUI la recensione.
The Paperboy
Un cast di sex symbol (Nicole Kidamn, Matthew McConaughey, Zac Efron) per un thriller-drama da paludi del sud degli Stati Uniti. Morbosità, violenza gratuita, scene (s)cult per un filmaccio che però a qualcuno potrebbe pure piacere. QUI la recensione.
V Tumane
Due ore e dieci per il film “palla” del festival che almeno si riscatta con un bel finale. Dialoghi detti con il contagocce e facce e movimenti da parodia di rilm russi (questo è bielorusso). Loznitsa aveva portato due anni fa un bel film a Cannes. Peccato.
Cosmopolis
Tanti dialoghi, tanti sguardi persi nel vuoto di Pattinson e soprattutto poco Cronenberg. Grande delusione. Non c’è cosa in questo film che non era già stata detta, sentita e rappresentata altrove. Dal potere alla fama, passando per il ruolo del denaro oggi. Banalità portatemi via… (qui un altro commento al film)
– UN CERTAIN REGARD
Le Grand Soir
I registi di Mamuth, Benoit Delepine e Gustave Kervern, scrivono e dirigono con il loro solito humour nero una bella commedia. Si ride parecchio e si finisce con l’apprezzare anche quando appositamente i due vogliono disturbare lo spettatore attraverso scene o scelte registiche davvero anticonvenzionali. Meritavano il concorso.
Anche ScreenWeek quest’anno è alla 65esima edizione del Festival di Cannes, la manifestazione cinematografica che si terrà dal 16 al 27 maggio. Per recuperare tutte le news e le recensioni dalla croisette andate nella nostra Sezione Speciale, cliccate sul riquadro sottostante (anche sul Mi Piace) oppure andate sulla nostra Pagina Facebook.