Sparkle, il dramma musicale diretto da Salim Akil, remake dell’omonima pellicola del 1976, avrebbe dovuto rappresentare il grande ritorno sulla scena per la cantante e attrice Whitney Houston, tragicamente scomparsa lo scorso 11 febbraio a soli 48 anni. Purtroppo il destino ha voluto che quest’opera si trasformasse in qualcosa di molto diverso: un doveroso e sentito omaggio nei confronti di un’artista che, vicissitudini personali a parte, è riuscita a regalarci nel corso della sua carriera una serie di canzoni indimenticabili.
Per il lancio del film, la cui uscita è prevista per il 17 agosto 2012, il sito ComingSoon.net aveva recentemente intervistato Whitney Houston. Quelle che trovate qui sotto sono le ultime dichiarazioni della cantante:
Qual è stata la tua prima esperienza con Sparkle?
Essendo cresciuta negli anni ’70, questo film ha rappresentato molto per me e per le giovani donne afro americane. Mi piaceva come piaceva a tutte quelle persone che inseguivano i loro sogni. Per almeno quattro mesi sono andata ogni sabato al cinema a vederlo.
Parteciperai alla colonna sonora?
Sì. Robert Kelly ci sta lavorando. Jordin ha del materiale molto buono e ci stiamo lavorando proprio in questo momento.
Quanto è diversa questa storia dall’originale?
La prima cosa che si nota è il fatto che abbiamo una fondazione. Cominciamo in una chiesa e questo è molto differente dall’originale. Non abbiamo idea della provenienza di queste ragazze, quindi abbiamo aggrovigliato un po’ il tutto per farlo capire, e tutto comincia con il gospel.
Quale pensi che sia il target di pubblico per questo film?
La cosa grandiosa di questo film è che potrete andarlo a vedere con i vostri bambini. È un film per famiglie, è stimolante, incoraggiante. […] Il nostro obiettivo è quello di riunire le famiglie.
Lo vedi come un ritorno sulla scena?
No. Non lo sto vivendo con apprensione. Penso che si tratti di una grande dono che Dio ha deciso di offrirmi, quello di riunire un cast di persone che hanno lavorato duramente quanto me se non di più.