Negli scorsi giorni, il regista Brett Ratner è stato al centro di un piccolo scandalo, quando durante una conferenza tenuta dopo una proiezione del suo ultimi film, Tower Heist, ha dichiarato “Le prove sono per le checche”, a proposito del suo metodo di lavoro con gli attori. Subito si sono levate voci indignate dalla comunità gay, e c’è stato chi ha chiesto che Ratner desse le dimissioni da produttore dell’84ma notte degli Oscar. Il presidente dell’Academy Tom Sherak gli ha tirato le orecchie dicendo: “Conosco quest’uomo da molto tempo e so che ha amici nella comunità gay. Le sue scuse sono sincere, e se pensassi il contrario avrei già preso provvedimenti”.
Beh, caro signor Sherak, non ce n’è bisogno, perché Ratner ora si è dimesso di sua spontanea volontà: “Negli ultimi giorni, sono stato giustamente rimproverato da molte persone che ammiro in quest’industria, che hanno espresso il loro oltraggio e la loro delusione per le cose offensive e stupide che ho detto in una serie di recenti apparizioni pubbliche. A loro, e a tutti coloro che potrei aver ferito e offeso, vorrei porgere le mie scuse incondizionate”, scrive Ratner nella sua lettera di dimissioni. “Per prima cosa, stamattina ho chiamato Tom Sherak e mi sono dimesso da produttore dell’84ma cerimonia di premiazione degli Academy Awards. Quando mi hanno chiesto di aiutare a mettere in piedi la notte degli Oscar è stato il momento d’orgoglio più grande della mia carriera. Per quanto questa decisione sia dolorosa, sarebbe peggio se la mia associazione con lo show distraesse dall’Academy e dagli alti ideali che rappresenta”. E conclude: “Mi pento profondamente delle mie azioni e sono determinato da imparare da questa esperienza”.
Lo speriamo davvero, e il suo è stato un atto di grande responsabilità che dimostra che, forse, ha già imparato qualcosa. Del destino di Eddie Murphy, scelto da Ratner come presentatore della serata, per ora non si sa nulla, ma penso che rimarrà al suo posto. Che ne dite?
(Fonte: /Film)