Quando vi abbiamo parlato delle sette migliori campagne di viral marketing di sempre, al primo posto c’era meritatamente The Blair Witch Project. In un’epoca dove i social network non esistevano ancora e nemmeno internet era così diffuso come al giorno d’oggi, il film che basò la sua intera campagna sul far credere che la storia capitata ai tre giovani fosse vera ebbe un successo strepitoso: ben 250 milioni di dollari incassati dopo esserne costati solo 60mila.
Il merito va soprattutto al regista Eduardo Sanchez, che insieme al collega Daniel Myrick creò il primo di una lunghissima serie di mockumentary che continuano ancora oggi (vedi Paranormal Activity).
Dopo un deludente secondo capitolo, girato invece come un horror classico, Sanchez è tornato a parlare della possibilità di un terzo capitolo e lo ha fatto a Bloody Disgusting.
“È tutto nelle mani della Lionsgate. Dan ed io siamo pronto a farlo. L’idea di un sequel che ci piace molto ed è solo questione di accordarci con la Lionsgate e firmare per il progetto. Siamo stati pronti a fare un nuovo film su ‘The Blair Witch’ per molto tempo. Siamo molto vicini al momento attuale ma non è ancora una cosa garantita.”
Ha poi continuato:
“Mi è piaciuto il sequel, perché al tempo stesso esiste un mondo al di fuori del film. Quindi se vogliamo fare un sequel di The Blair Witch Project, dobbiamo restare in quel mondo, mentre “Il Libro delle Ombre” non fa parte quel mondo ma avevamo creato un mondo diverso. È come se il sequel de “Lo Squalo” fosse iniziato con una scena che mostrava persone in fila per vedere “Lo Squalo”. Per me Il libro delle ombre ha funzionato in un certo modo ma il mio più grande rammarico è che non avremmo dovuto chiamarlo Blair Witch 2. Sarebbe stato meglio intitolarlo Blair Witch Chronicles. Non era in realtà un sequel del nostro film mentre il terzo capitolo sarebbe un sequel diretto al nostro: esaminerebbe la mitologia di Burkittsville, l’essere posseduti e molto altro.”
Alla domanda se potrebbero tornare gli attori del primo film ha risposto:
“In questo momento non c’è un vero e proprio piano, ma staremo a vedere. C’è sempre spazio per nuove idee. Il piano è quello di farli tornare anche se probabilmente non saranno i personaggi principali di questo sequel.”
Il film non dovrebbe essere un prequel, ma un vero e proprio seguito che cercherebbe di ricostruire anche cosa è effettivamente accaduto nella scena finale del film (che ha irritato però non pochi spettatori ai tempi) quindi gli attori originali potrebbero tornare in qualche flashback (ma quanti anni hanno ora?!).
È davvero strano che la Lionsgate, in questo clima di remake e sequel selvaggi, non si sia ancora mossa per sviluppare questo sequel che certamente avrebbe un discreto successo visto il forte richiamo che ha ancora oggi il brand di The Blair Witch Project.
Voi che ne pensate? Evitabilissimo seguito oppure potrebbe nascere qualcosa di interessante? Quali sono i vostri ricordi su The Blair Witch Project?
Fonte: BloodyDisgusting