Regia: Jo Baier
Cast: Bruno Ganz, Elio Germano, Andrea Osvárt, Nicolò Fitz-William Lay, Erika Pluhar
Anno: 2011
La Fine è il mio Inizio è il racconto delle ultime settimane di vita del giornalista e scrittore Tiziano Terzani. Gravemente malato chiama a sé il figlio Folco nel suo casolare in Toscana per raccontagli la storia della sua vita.
Tra racconti di infanzia, adolescenza a cui seguono ben tre decenni passati in Asia come corrispondente, Terzani chiuderà il cerchio della sua vita. Mentalmente pronto al trapasso, in particolare grazie ad un’esperienza spirituale vissuta sull’Himalaya, lo scrittore saluterà la vita terrena insieme alle persone più care: il figlio, la moglie Angela, la figlia Saskia e i nipoti.
La Fine è il mio inizio è un esperimento cinematografico. Non si tratta di un semplice adattamento di un grande bestseller che in Italia ha venduto oltre 600mila copie.
L’omonimo libro è stato voluto da un lucido Terzani come eredità per il figlio e per i suoi cari (e per noi tutti), ed è stato proprio Folco a raccogliere e scrivere i lunghi dialoghi tra lui e il padre avvenuti in quelle ultime settimane nella loro casa di Orsigna in Toscana e a pubblicarlo postumo nel 2006.
E’ stato utile ascoltare proprio le parole di Folco Terzani in conferenza stampa, il primo ad essere colpito del fatto che si possa parlare del padre e dei loro dialoghi sul grande schermo.
In effetti quali sono oggi i mezzi e i luoghi per discutere, per parlare e raccontare storie? Assistere a La Fine è il mio Inizio è come sedersi attorno ad un fuoco prestando la massimo attenzione ad un vecchio saggio che parla della sua vita e della vita in generale.
Considerandolo solamente come pellicola è sicuramente una sfida coraggiosa. Un film costituito da soli dialoghi e da interminabili silenzi. Ma la scommessa è proprio questa: permettere di parlare di argomenti di cui non si discute mai, rendendoli interessanti.
Il film è stato girato proprio nella dimora di Orsigna di Terzani, e durante la lavorazione la famiglia è rimasta con attori e troupe. Si percepisce in pieno la “sacralità” del luogo, e non può che essere stato di ispirazione per gli interpreti: Bruno Ganz è perfetto nella parte dello scrittore, così come Elio Germano in quella del figlio ed Erika Pluhar in quella della moglie Angela.
La produzione è italo-tedesca e infatti il film non è stato recitato in italiano: Tiziano Terzani infatti è famoso in Germania forse più che nel nostro paese visto che ha scritto per anni come corrispondente per il giornale Der Spiegel. Il regista è il tedesco Jo Baier, che insieme allo sceneggiatore Ulrich Limmer e allo stesso Folco hanno trattato il materiale di partenza con grande rispetto e attenzione, evitando di snaturarlo con flashback e altri espedienti cinematografici. Se ne sarebbe sicuramente guadagnato in ritmo, ma l’obiettivo dell’intero progetto sarebbe stato inevitabilemente corrotto.
Se siete disposti ad assistere alla semplice storia di un figlio che ascolta il padre, andate a vedere La Fine è il Mio Inizio. Non ve ne pentirete.
La Fine è il mio inizio sarà nelle sale italiane da venerdì 1 aprile. Per il trailer e i materiali sul film vi rimando alla nostra scheda sul database.