Perché gli americani non interpretano più i ruoli da supereroi?

Pubblicato il 02 febbraio 2011 di Leotruman

LHollywood Reporter ha pubblicato una bella analisi basata sul fatto che gli americani non vengono più scelti per interpretare ruoli da supereroe nei cinecomic.

L’articolo parte da un aneddoto: negli anni ’70 l’attore David Prowse, che interpretava Darth Vader nella trilogia di Star Wars, si era presentato ai casting di Superman, che Richard Donner stava per girare, e fu scartato. Sapete perché?

Perché non era americano.

Proprio questa settimana l’attore britannico Henry Cavill è stato scelto per interpretare Superman nel reboot che Zack Snyder sta preparando, con la supervisione di Christopher Nolan.

Cavill è solo l’ultimo di una lunga serie di attori non americani scelti per interpretare ruoli chiave in grandi produzioni hollywoodiane, e il fatto di essere stato selezionato proprio per il ruolo dell’icona americana per eccellenza ha scatenato anche commenti piuttosto polemici alla notizia.

Ad esempio un commentatore su Ain’t It Cool News ha scritto:

“Questo casting è fondamentalmente anti-americano. E’ un casting disgustoso al massimo grado e io non andrò mai a vedere un film dove un britannico interpreta Superman”

Ma gli inglesi, così come gli attori australiani e canadesi, sembrano aver conquistato la maggior parte dei ruoli più importanti delle grandi produzione dei prossimi anni, soprattutto in quei ruoli che prima erano marchiati con “made in USA”.

Prendiamo gli esempi più eclatanti.

L’attore Andrew Garfield, cresciuto in Gran Bretagna, sta interpretando il nuovo Spider-man nel reboot di Marc Webb in uscita il prossimo anno, mentre Christian Bale, un altro attore britannico, sta per partecipare alla terza pellicola nei panni di Batman per la regia di Nolan.

Thor Chris HemsworthL’australiano Chris Hemsworth sta per sbarcare nei cinema di tutto il mondo a maggio interpretando Thor, un altro supereroe classico della Marvel, seguendo le orme di altri suoi connazionali come Hugh Jackman (Wolverine) e Eric Bana (Hulk di Ang Lee).

Anche il Canada è ben rappresentato visto che Ryan Reynolds si è messo i panni di Lanterna Verde, che uscirà a giugno 2011 in tutto il mondo.

Un altro australiano degno di nota è sicuramente Sam Worthington, esploso con Avatar ma conosciuto anche per Terminator Salvation e Scontro tra Titani.

Un’ulteriore pietra dello scandalo invece potrebbe essere rappresentata da Daniel Day-Lewis, sempre un attore britannico che potrebbe essere chiamato ad interpretare l’americanissimo Abraham Lincoln in un biopic che Steven Spielberg sta preparando.

Anche nel campo televisivo anche i ruoli principali dei recenti The Walking Dead, The Cape e Off the map sono andati tutti ad attori non americani.

A dispetto di un vantaggio numerico, visto che la popolazione degli Stati Uniti è di circa 308 milioni di individui mentre se sommiamo quella di Regno Unito, Canada e Australia raggiungiamo solamente i 107 milioni, sembra che gli “attori con l’accento” godano di un grosso vantaggio ultimamente.

Qualcuno ha detto che semplicemente sono i migliori attori in circolazione, altri invece considerano internet come il fattore principale che ha permesso la fine dell’egemonia americana sui ruoli più importanti nei cinecomic.

Potremmo chiamarla la “globalizzazione del supereroe”.

Qualche attore americano è tuttavia impegnato a tenere alta la bandiera del proprio paese. Leonardo di Caprio, nato ad Hollywood, quest’estate ha incantato tutti con Inception mentre Shia LaBeouf combatterà in Trasformers anche nel terzo episodio in uscita a luglio.

Per non parlare di Capitan America: chi se non l’americanissimo Chris Evans poteva interpretarlo? Se fosse stato scelto un attore inglese, ci sarebbe sfiorata una rivolta.

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