Il nome di Mark Webber non deve essere confuso con quello di Marc Webb, il regista del reboot di Spiderman, e non è nemmeno il famoso pilota di Formula Uno.
E’ un giovane ed eclettico attore, regista e sceneggiatore che i fan di Scott Pilgrim vs. The World ricorderanno per aver recitato il ruolo di Stephen Stills, uno dei membri della band di Scott.
Webber ha già esordito alla regia nel 2008 con Explicit Ills, piccolo dramma indipendente con protagonista Rosario Dawson vincitore di 3 premi al Sxsw Film Festival di Austin, Texas.
Ma l’attore-regista sta portare sul grande schermo una storia (ancora senza titolo) di un padre single che lotta per crescere il suo figlio di 2 anni in seguito alla morte della madre.
Lo script rispecchia molti aspetti della vita di Webber, che ha intenzione di far recitare proprio suo figlio, che ha due anni, nella pellicola.
Il cast che inizia a formarsi sembra piuttosto interessante. Gli attori Michael Cera (Scott Pilgrim), Amanda Seyfried (Mamma Mia, Cappuccetto Rosso Sangue), Jason Ritter (The Event) e Shannyn Sossamon (L’amore non va in vacanza) reciteranno in ruoli che vanno da protagonista a cameo.
Il film sta per essere girato con meno di un milione di dollari a disposizione (Webber lo sta producendo con la sua società Poor Rich Kids) e praticamente la troupe è praticamente ridotta all’osso: giusto un direttore della fotografia e un fonico.
In un’intervista Webber ha affermato:
“Il punto cruciale del film è che dopo essere diventato padre e aver passato molto tempo con mio figlio, sono diventato ossessionato dall’idea di mostrare sullo schermo la dinamica padre-figlio nel modo più autentico possibile.”
L’attore inoltre, dopo aver partecipato alla premiere del film The Lie al Sundance Festival che si sta tenendo in questi giorni, ha affermato:
“Questo Festival è stato un grande fonte di ispirazione. Posso vedere il lavoro degli altri, posso sentire che cosa hanno da dire, senza essere consumato come mi è capitato negli anni scorsi. E’ stata la mia prima esperienza al Sundance da “adulto”.”
Questi piccoli progetti indipendenti a volte si rivelano aria fritta, mentre altre volte aprono la strada verso carriere anche importanti (d’altronde tutti i registi più famosi hanno iniziato con progetti simili).
Tra un po’ di tempo potremo capire se siamo realmente di fronte ad un nuovo talento registico, ma sicuramente la determinazione non gli manca.
Fonte: collider