Il Bif&st, Bari International Fim&Tv Festival, (QUI la presentazione del festival), dopo le dediche a Domenico Procacci (QUI il post dell’evento) e a Giuseppe Tornatore, (QUI il post dell’evento) dedica la sua terza giornata al regista Carlo Verdone
Il tutto ha avuto inizio con la proiezione del film Io, loro e Lara nel gremitissimo Cinema Teatro Kursaal Santalucia, a cui è seguita la Lezione di Cinema che ha visto protagonista Carlo Verdone intervistato dal critico Marco Spagnoli.
Carlo Verdone ha ripercorso la sua vita artistica raccontando con estrema umanità e simpatia esperienze positive e non come quella vissuta per l’insuccesso del film C’era un cinese in coma, il meno apprezzato della sua filmografia, arricchendo il tutto con simpatici aneddoti.
Verdone non si è sottratto alle copiose domande del pubblico, nemmeno alle più scomode come quelle sul film campione d’incasso Che bella Giornata di Gennaro Nunziante che vede protagonista il comico barese Luca Pasquale Medici alias Checco Zalone
Questa la sua dichiarazione in merito:
“Il suo film è carino carino.
E’ quello che il pubblico vuole in questo momento: una chiave favolistica rassicurante dove sono tutti buoni e lui è un personaggio nuovo che vive di consensi del pubblico televisivo, piace ai bambini che portano al cinema le famiglie.
Anch’io ho iniziato in tv, con la differenza che il regista di No Stop era un intellettuale, mentre Zalone ha una formazione diversa perché la tv di oggi è diversa.
Sarà il tempo a fargli dimostrare che può fare altro e con una maggiore robustezza, se sarà intelligente come credo che sia. Insomma, mai sparare a zero sui grandi incassi, anche se mi preoccupa che il pubblico rifugga da un pelo di dramma.
In fondo, un film come American Beauty meritava incassi quattro volte maggiori di Una bella giornata”.
Verdone, che vedremo sul grande schermo il prossimo 25 febbraio in Manuale d’amore 3, ha anticipato che a fine aprile inizierà a girare tra Roma e Parigi Posti in piedi in paradiso, una storia su tre padri separati e che lui stesso a definito:
“l’ennesimo termometro di un disagio sociale”
Ed ha concluso la lezione con un messaggio ai tanti giovani presenti
“Dovete avere cultura e passione”.
In serata, nella splendida cornice del Teatro Petruzzelli, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, ha conferito a Carlo Verdone il Premio Fellini 8 ½ per l’eccellenza artistica.
Questa la motivazione del premio conferito:
La carriera di Carlo Verdone coincide con un percorso artistico e professionale estremamente originale nel quale il carisma e il talento di un grande attore coincidono con la sensibilità e lo stile di un altrettanto importante regista.
Nel corso del tempo Verdone è diventato, come pochissimi altri suoi colleghi, un’icona capace di attraversare indenne gli anni, vincendo la sfida artistica più complessa per un autore del suo calibro: quella del sapersi rinnovare, film dopo film, alla ricerca di qualcosa di diverso, senza mai rinnegare il passato, ma tenendo, sempre e comunque, fisso il proprio sguardo verso il futuro.
In questo senso Io, loro e Lara, il film presentato alla sua lezione di cinema nel Teatro Kursaal strapieno soprattutto di giovani, è un po’ il simbolo di questa tensione verso l’idea di un cinema nuovo, in grado di parlare, con ironia e intelligenza, ad un pubblico composto ormai da generazioni differenti.
All’astemio Carlo Verdone è stato anche consegnato uno speciale premio offerto dalle Distilleria Bottega, una specialissima bottiglia di grappa in vetro soffiato ad edizione limitata
La serata è poi proseguita con la proiezione in anteprima il film francese Vento di Primavera (La Rafle), di Roselyne Bosch, che uscirà nei cinema italiani il 27 gennaio in occasione della Giornata della Memoria.
Il film racconta l’episodio centrale dell’olocausto francese.
È il 1942, la Francia è sotto l’occupazione tedesca e gli ebrei vengono dapprima costretti a indossare la stella gialla e, successivamente, vengono allontanati da ogni luogo pubblico.
A Parigi, nel quartiere di Montmartre vivono molte famiglie ebree, tra cui quella di Joseph, un bambino di undici anni.
La situazione precipita nella notte tra il 15 e il 16 luglio, quando la polizia francese arrestò oltre 13.000 ebrei e portò le famiglie con i bambini, tra cui anche quella di Joseph, nello stadio del velodromo d’inverno dove restano per giorni senza acqua, senza servizi igienici e con pochissimo cibo,
prima di venire deportati nel campo di Beaune-la-Rolande.
Qui, un mattino, Joseph e gli altri bambini vengono separati dai loro genitori
Tra gli interpreti principali: Jean Reno che interpreta Dr. David Sheinbaum, un medico che cerca di prendersi cura dei bambini,
Mélanie Laurent che interpreta Annette Monod, la dolcissima infermiera che si batterà con tutte le sue forze per salvare quanti più bambini possibili da quello sterminio
Vento di Primavera (La Rafle) tratta un tema che non lascia indifferente lo spettatore e a tratti lo commuove anche pur non facendo ricordare alcun picco di originalità tanto da renderlo monotono e stereotipato.
Altra nota dolente l’interpretazione di Jean Reno che non convince assolutamente e che di certo non sarà ricordato nella storia come la sua migliore interpretazione.
E concludiamo con un bel video che riassume tutte le attività della terza giornata del Bif&st, Bari International Fim&Tv Festival, realizzato da Vito Palumbo, coregista del cortometraggio Ice Scream
(Foto: Bif&st)