Eccoci al primo weekend post-festività negli USA, che ovviamente fa segnare un calo netto negli incassi rispetto a quello precedente. Purtroppo il totale è ulteriormente inferiore del 30% rispetto allo stesso fine settimana dello scorso anno, in cui Avatar continuava a sorprendere con la sua folle corsa al botteghino.
La sorpresa del weekend (anche se più che di sorpresa dovremmo parlare di piacevole notizia visto che era stata prevista dagli analisti e non) è che Il Grinta alla sua terza settimana nelle sale americane riesce finalmente ad ottenere la prima posizione in classifica.
Con un calo contenuto del 38% la pellicola ha incassato secondo le prime stime altri 15 milioni di dollari, con una media di 4800 dollari circa (la quarta della top-ten).
Il remake dei fratelli Coen con protagonisti Matt Damon, Jeff Bridges e Josh Brolin ha in cassa a questo punto ben 110.4 milioni di dollari dopo 20 giorni di programmazione e supererà tranquillamente la soglia dei 150 milioni (e forse più se dovesse ricevere un discreto numero di nomination agli Oscar).
Costato solamente 38 milioni di dollari il film è diventato ampiamente il miglior incasso dei due registi, visto che il precedente record era quello ottenuto dal premio Oscar Non è un paese per vecchi con 74 milioni circa. Per quanto riguarda il genere Western la pellicola si colloca in terza posizione nella classifica dei maggiori incassi (senza considerare l’inflazione) dietro a Wild Wild West (113 milioni) e soprattutto Balla coi lupi (184 milioni).
Che il film possa portare fortuna al prossimo Cowboys & Aliens con Daniel Craig ed Harrison Ford che uscirà a fine luglio?
Scende di una posizione Vi Presento i Nostri, la pellicola con Robert DeNiro e Ben Stiller che cala del 46% e incassa altri 13.781.000 dollari.
E’ vero che il secondo capitolo della serie superava aveva già in cassa ben 204 milioni di dollari nello stesso periodo mentre i piccoli Fockers si devono accontentare di 124 milioni. In ogni caso i 188 milioni già raccolti globalmente (cifra non ancora aggiornata) sono già garanzia di un buon successo economico.
La pellicola a questo punto arriverà ad una cifra finale intorno ai 150 milioni, che potrebbe anche raddoppiare con gli incassi internazionali.
Terza posizione per Season of Witch, action movie ambientato nel medioevo del regista Dominic Sena (noto per Fuori in 60 secondi e Codice Swordfish) con protagonisti Nicolas Cage, Ron Perlman e Christopher Lee.
L’incasso del weekend è piuttosto deludente con soli 10.726.000 dollari raccolti in 3 giorni con 2816 sale a disposizione. La media per sala è di soli 3800 dollari, che è in linea con le altre pellicole (che però sono già nelle sale da settimane).
Il film, stroncato duramente dalla critica americana (minimo storico su Rottentomatoes con solo il 4% delle recensioni positive) è costato tuttavia una cifra piuttosto contenuta, circa 40 milioni di dollari, che recupererà sicuramente insieme alle spese di promozione grazie agli incassi internazionali.
Perde una posizione Tron: Legacy rispetto alla scorsa settimana e il 47% degli incassi: questo weekend ha raccolto 9.803.000 dollari per un totale che è di ben 148 milioni di dollari.
Interessante anche il totale globale non ancora aggiornata, che è di quasi 260 milioni di dollari. A questo punto sono evidenti i segni di rallentamento nel mercato americano, dove probabilmente chiuderà tra i 170 e i 180 milioni, mentre a livello globale sta uscendo negli ultimi mercati e sta raccogliendo buoni consensi.
La soglia dei 400 milioni potrà tranquillamente essere superata, ma vi aggiorneremo nelle prossime settimane sul proseguimento della corsa del kolossal in 3D.
Ottimo ancora una volta la performance di Black Swan, che cala solamente del 6% (veramente impressionante) e addirittura sale di ben 4 posizioni in classifica dalla scorsa.
Nonostante 6 settimane di proiezione nelle sale la pellicola con Natalie Portman ha incassato altri 8.350.000 dollari con una media di 5200 dollari (la seconda della top-ten).
Ben 61.4 i milioni incassati dal film che ne è costati solamente 13. Pochi prevedevano un successo simile per una pellicola così particolare e la prossime nomination agli Oscar potranno ulteriormente dargli energia e far continuare la corsa al boxoffice.
Esordio in sesta posizione per Country Strong, music drama con protagonisti Garrett Hedlund (appena visto in Tron) Gwyneth Paltrow e la giovane Leighton Meester (Gossip Girl).
Il film era stato proiettato in poche sale lo scorso weekend e in questi giorni il numero di cinema è stato elevato a 1424 che gli permettono nonostante i 7.3 milioni di incasso di avere la terza media per sala della classifica (poco più di 5100 dollari).
Costato solamente 15 milioni, il film non avrà problemi a recuperare il budget ma la stroncatura della critica (solo 17% delle recensioni positive) sembra tagliare le gambe a qualsiasi possibilità di ulteriore riconoscimento.
Scende in settima posizione The Fighter, che cala del 30% e incassa altri 7 milioni di dollari.
Sono quasi 58 i milioni di dollari incassati in un mese circa nelle sale, e questo testimonia di come le pellicole meglio criticate dell’anno si stiano difendendo benissimo al botteghino.
Sale di due posizioni anche il bellissimo Il Discorso del Re, che perde solamente il 12% e raccolti altri 6.811.000 dollari in 758 cinema. Questo gli permette di avere la miglior media per sala della top-ten: quasi 9mila dollari!
Superata la soglia dei 33 milioni incassati sembra proprio che la pellicola con Colin Firth (in odore di Oscar) ha ancora un po’ di strada da fare…
Chiudiamo la classifica con L’orso Yoghi, che con altri 6.8 milioni riesce a raggiungere i 75 milioni in totale (quasi il budget produttivo) mentre Rapunzel si congeda degnamente dalla top-ten con 5.2 milioni di dollari e un ottimo totale di quasi 176 milioni (che diventano 322 a livello globale).
Meno male che settimana prossima sbarcherà in oltre 3500 sale americane The Green Hornet in 3D: quanto incasserà il primo kolossal in 3D della stagione?
Fate la vostra previsione nell’apposito round della Boxoffice Cup!
Fonte dei dati: boxofficemojo