Regia: Joe Carnahan
Cast: Bradley Cooper, Liam Neeson, Sharlto Copley, Quinton Rampage Jackson, Jessica Biel, Patrick Wilson, Dwight Schultz, Dirk Benedict
Durata: 121 minuti
Anno: 2010
Solitamente quando scrivi una sceneggiatura durante una serata tra amici mischiando alcol a diverse gradazioni il risultato è qualcosa di estremamente divertente ma solo fino al mattino dopo. Fare di una sceneggiatura simile un film indirizzato a gente sobria è da considerarsi una follia.
Tuttavia, nonostante sia palesemente questa l’origine di questo cartone animato in live action con i personaggi della serie TV A-Team (tutti quasi uguali a parte Sberla che è diventato il tipico action-hero hollywoodiano anche in virtù della notorietà e del fascino vincente della star in ascesa che lo interpreta, Bradley Cooper), il risultato è incredibilmente godibile.
Certo occorre lasciare i pregiudizi a casa. Io che non l’ho fatto non mi sono goduto tutta la lunga introduzione, condendo continuamente la visione di ogni iperbolica sequenza con continui sbuffi per la palese immaturità del tutto. In realtà con il passare dei minuti il film mi ha conquistato anche nel mio scetticismo.
Il primo e più facile motivo è che è diretto benissimo da Joe Carnahan (l’uomo che ci ha regalato Smokin’ Aces), cosa davvero poco frequente, specie nel cinema d’azione. A-Team scorre bene, è raccontato con gusto, humor (molto e molto divertente) e divertimento condivisibile dal pubblico in sala e senza ricorrere a facili espedienti (solo a facilissime linee di dialogo), anzi cercando spesso modi originali e complessi di orchestrate le solite sequenze, in modo da dare una visione accativante di ogni personaggio senza mai indugiarci troppo. Il secondo e più complesso motivo è che il film fa leva con abilità rara nel tredicenne che è in te.
L’ho capito nella tanto vituperata scena che si vede anche nel trailer (il volo in carroarmato) quando, sebbene stiano precipitando, uno Sberla esaltato oltre ogni dire dall’estasi della probabile morte spara continuamente con il cannone del carro per cambiare traiettoria e atterrare in acqua. L’umorismo che condisce il tutto, il senso dell’esagerazione non nascosta ma anzi esplicitata e la furia controllata di quello che è solo il finale di una lunga sequenza d’azione, è un mix tra i più efficaci che si sono visti quest’anno. A- Team è un film da vedere essendo pronti a ridere e a riderne assieme all’autore. E forse è la cosa migliore, la serie era una cosa stupida ma divertente e anche il film, stupido ma divertente sebbene in maniera diversa, è ragionevole.
Capitolo a parte merita il modo in cui è trattata la CIA. La violenza, la decisione e la fermezza con cui sono ritratti come degli idioti al servizio del male, la grande mela marcia all’interno del sistema americano ha dell’inedito. Se si somma questo con quanto visto in Green Zone, sembra chiaro che Hollywood ha preso una posizione precisa.
Certo A-Team è anche un film più conservatore della serie da cui viene (nella quale i personaggi sono scapestrati e disordinati ribelli fuorilegge, affascinanti come hippy, ma anche rigorosi soldati al servizio del paese) e in alcuni momenti si prende delle libertà eccessive come mettere in discussione il pacifismo gandhiano. Ma alla fine, l’infantilismo generale fa passare tutto in cavalleria.
Non alzatevi prima della fine dei titoli di coda come ho fatto io, dopo ci sono i cammei dei vecchi attori della serie (quelli ancora in vita e che non sono Mr. T).
Fummetone cinematografico godibile o stupidata che tradisce lo spirito della serie originale? Qui le altre critiche