Qualche giorno fa Tinto Brass, storico ed eroico promotore e maker di cinema erotico in Italia, ha annunciato che il suo prossimo film sarà in 3D.
In una interessante intervista Brass ha detto di aver visto il modo in cui la tecnologia 3D è stata utilizzata in Avatar (ovviamente!) ed ha capito che un film erotico si adatterebbe benissimo ad essere girato con tecnologia digitale.
Quelle di Tinto sembrano non essere parole buttate al vento giusto per sfruttare il momento e farsi un po’ di pubblicità.
Il film in questione si chiama Chi ha ucciso Caligola? ed entrerà in produzione nel 2010.
La storia ovviamente sfrutterà gli aspetti più prettamente erotici della vicenda di Caligola e non mancheranno donne nude, sensualità, scene di sesso anche esplicite… tutto quello a cui ci ha abituati Brass in tanti anni di carriera (naturalmente spero che venga fuori qualcosa più vicino ai primi lavori che non alle ultime contestabili pellicole).
Le motivazioni che ha dato il regista per questa scelta sono obiettivamente inattaccabili… anche se comunicate col suo solito tono senza mezzi termini.
“La tecnologia del 3d è strepitosa. Ho visto delle scene e devo dire che affinare la sensorialità porta ad affinare la sensualità. Se un’attrice avvicina una mano alla telecamera hai la sensazione che la infili sotto i tuoi pantaloni… Esperienza magnifica”.
Finora mi sono tenuto abbastanza neutro nel darvi la notizia (che peraltro avrete sicuramente già letto), ora mi sbilancio, così capirete il motivo di questo post.
Il fatto è che dopo aver visto il film di Cameron e il modo in cui lui ha usato il 3D, una delle prime cose che ho pensato è stata proprio che un film erotico (io, lo ammetto, ho pensato ad un film porno ma il senso è lo stesso) sarebbe estremamente adatto ad un utilizzo del genere della tecnologia 3D.
Mi spiego meglio prima che mi prendiate per pervertito e smettiate di leggere qualunque cosa scritta da me.
Non sto pensando a quanto sarebbe bello veder entrare in sala un paio di tette giganti o un membro maschile in piena erezione, mi riferisco al coinvolgimento fisico che il 3D riesce a dare.
In pratica non penso ad un utilizzo spettacolare della tecnologia come in Alice in Wonderland, ma ad un utilizzo naturale proprio come in Avatar.
Un film erotico ha tra i suoi obiettivi fondamentali quello di coinvolgere il pubblico, di coinvolgerlo emotivamente e il più possibile fisicamente, di provocare delle emozioni e delle reazioni… ci siamo capiti.
Ecco, da questo punto di vista un utilizzo del 3D non invasivo, non spettacolare ma semplicemente in grado di rendere più fisici, più veri, più completi i personaggi sulla scena mi sembra assolutamente appropriaato.
Se l’intenzione di Tinto Brass è questa (e non quella pacchiana di portare il culo della bella di turno sul muso di chi guarda) penso che potrei andare in sala per la prima volta a guardare un suo film.
Voi che ne dite?