Il fenomeno Paranormal Activity sfida Avatar

Il fenomeno Paranormal Activity sfida Avatar

Di Leotruman

Questo weekend in Italia si assisterà ad un bel confronto, quello tra Avatar, il film che sta battendo ogni record e che vuole imporsi anche questo fine settimana forte dei suoi oltre 41 milioni di euro già incassati in 3 settimane di programmazione, e Paranormal Activity, uno dei fenomeni cinematografici della scorsa stagione americana con 107.918.810 dollari d’incasso che diventano 142 milioni a livello globale (da evidenziare i risultati di Francia, 8 milioni, e Regno Unito,16 milioni) per una pellicola che è costata soltanto 15.000 dollari! (più 2 milioni, o forse qualcosa di più, per il lancio).

Ma come è potuto nascere un fenomeno del genere?

Paranormal Activity Poster Italia

Paranormal Activity può essere considerato il primo film lanciato quasi interamente dal mondo dei social network. Ma che differenza c’è tra questo tipo di lancio e gli ottimi marketing virali che hanno pubblicizzato e lanciato l’uscita di film come Il Cavaliere Oscuro, District 9 o Cloverfield?

Internet è diventato un mezzo molto potente per promuovere l’uscita di una pellicola: il messaggio può arrivare facilmente a tutti e il costo è decisamente inferiore rispetto alla televisione o alla carta stampata. I marketing virali a cui abbiamo assistito in questi anni hanno basato la loro strategia sul creare attesa e curiosità riguardo ad un film, e sul fornire gradualmente informazioni come piccoli pezzi di puzzle da ricomporre che poco a poco accompagnano il cammino fino all’uscita della pellicola, creando un hype elevatissimo che spinge gli spettatori a vederla assolutamente nel primo weekend, o addirittura nel primo giorno di programmazione.

Questo è stato per esempio il caso di Cloverfield, che per mesi ha focalizzato la sua campagna solo una data (18-01-08) senza far capire neanche di cosa si trattasse. Nei mesi seguenti ha fatto uscire dei teaser poster (come quello nella foto) nei quali lasciava intendere che si trattasse di un disaster movie che vedeva probabilmente la presenza di “un qualche tipo di mostro” (unito a quel “Prodotto da J.J.Abrams” come collaudato marchio di garanzia).
CloverField Poster Teaser USA5 Il gioco è continuato così per mesi tramite vari altri siti virali che gradualmente fornivano informazioni ma lasciando sempre quel senso di curiosità ed attesa che ha spinto gli spettatori ad andare in massa a vederlo obbligatoriamente il primo weekend di programmazione, senza probabilmente sapere realmente a che tipo di film andavano incontro. Cloverfield incassa 40 milioni di dollari al suo esordio, un record ai tempi per il mese di gennaio (ne era costati solo 25). Purtroppo nel momento in cui la scatola è stata aperta, il film perde l’effetto sorpresa e unito ad un passaparola forse non troppo positivo inizia a calare bruscamente negli incassi dei giorni seguenti, fino a raggiungere a fatica l’incasso finale di 80 milioni (che diventano oltre 170 a livello mondiale, visto che è uscito in contemporanea nella maggior parte dei mercati). Un risultato quindi sotto le aspettative? Assolutamente no! E’ avvenuto esattamente quello che speravano i produttori, cioè portare la maggior parte delle persone a vederlo il primo weekend generando la maggior percentuale di incasso possibile. Ragionando bene, quanto avrebbe potuto incassare un film senza grandi star, girato come da telecamere amatoriali e basato su un mostro che distrugge una città se lo avessero fatto vedere già mesi prima nei trailer rovinando l’effetto sorpresa? Forse neanche la metà…

In questo Cloverfield rappresenta un eccellente esempio di marketing virale.

Il caso di Paranormal Activity, per quanto possa sembrare simile, è in realtà molto diverso e ha portato anche ad una modalità di raccolta incassi totalmente differente.

Il film può essere considerato il primo grande successo cinematografico fondato sul web 2.0, l’internet con uno spiccato livello di interazione sito-utente (Cineguru in un post del 13 ottobre aveva già iniziato a parlare del fenomeno). Dopo un periodo di promozione unicamente virtuale, il film viene fatto uscire in pochissime e selezionate sale in diverse città americane nel settembre 2009. Le medie per sala sono altissime e il passaparola molto positivo genera molta attenzione nei confronti della pellicola: le persone iniziano a cercare informazioni in rete riguardo a Paranormal Activity, finendo per trovarne il sito internet ufficiale, che spingeva gli utenti a richiedere l’uscita del film nella propria città tramite un’apposita “petizione” da compilare su Eventful (un po’ come sta avvenendo per il film “Welcome to the Rileys” con Kristen Stewart, vedere per credere a questo link). Oltre un milione di persone in poco più di una settimana richiedono l’uscita del film! I social network amplificano a dismisura il fenomeno ad esempio grazie al “Tweet Your Screem”, un rapido mezzo di comunicazione che permetteva di condividere grazie a Twitter le emozioni provate durante la visione oppure il grande desiderio di vedere la pellicola e di non essere ancora riusciti a farlo a causa delle poche sale strapiene. Accontentando tutti, il numero di sale viene gradualmente aumentato e nel weekend del 2-4 ottobre incassa 523mila dollari in 33 sale (media di 16.129 dollari), ma il boom avviene con il weekend seguente (9-11 ottobre) dove raccoglie 7.9 milioni di dollari in sole 160 sale, con una media stellare di quasi 50mila dollari per sala, raggiungendo la quarta posizione in classifica! Da questo momento in poi anche i media tradizionali puntano i loro riflettori sulla pellicola e il resto vien da sé: la sale vengono incrementate ogni settimana (fino a raggiungere il picco ad inizio novembre con 2712 schermi a disposizione), e l’aumento graduale degli incassi permette al film di raggiungere la prima posizione in classifica nel weekend del 23-25 ottobre con 21.1 milioni di dollari battendo l’atteso Saw VI (che con soli 14 milioni raccoglie meno della metà rispetto all’esordio dei precedenti film della saga). Dopo aver raggiunto la vetta, la pellicola inizia a calare molto gradualmente fino a superare senza problemi i 100 milioni e a raggiungere i 107.7 milioni finali. Un risultato sopra ogni aspettativa!

Paranormal Activity Poster Usa

In Italia il film sbarca questo weekend. Ovviamente la promozione in queste settimane è stata di tipo tradizionale e l’uscita avviene in modo classico con una programmazione “da battaglia” in circa 420 sale. Un importante ruolo l’hanno avuto i media che hanno focalizzato l’attenzione sui grandi incassi americani e sulla frase “Il film che ha spaventato Spielberg!”, ma allo stesso modo l’autopromozione che stanno facendo gli utenti di Facebook grazie alla creazione di vari gruppi, ha creato probabilmente la giusta attesa che porterà il film ad incassi importanti.

Avatar con tutta probabilità sarà imbattibile anche questo weekend, ma Paranormal Activity ha tutte le carte in regola per aggiudicarsi la seconda posizione superando Baciami Ancora (che comunque ha ottenuto ottimi dati infrasettimanali raggiungendo circa 4.5 milioni di euro in una settimana di programmazione). Destano minore preoccupazione l’uscita di due pellicole molto amate dalla critica, Il Concerto (140 schermi), e An Education (3 nomination agli Oscar e solo 37 sale a disposizione).

Su quale film avranno scommesso i nostri utenti nel round settimanale della Boxoffice Cup? Ci ritroviamo qui domenica sera per gli aggiornamenti sugli incassi americani (dove Avatar svetterà per l’ottavo weekend consecutivo vista la mancanza di altre uscite di rilievo) e lunedì in giornata per gli incassi ufficiali italiani e per vedere chi si è aggiudicato la Boxoffice Cup.

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