3 volte Avatar in 3D (dalle parti di) Roma

3 volte Avatar in 3D (dalle parti di) Roma

Di Jak

Nell’ambito dell’iniziativa 3 volte Avatar in 3D abbiamo ricevuto anche queste due complete schede/analisi su due sale nei pressi di Roma, l’Ariston e il Politeama.

Ariston (Colleferro)
Spettacolo di sabato 16/01 ore 19.20.

Informazioni pre-vendita Avatar:
Sito molto dettagliato http://www.multisale-ariston.com. Offre la possibilità di consultare la programmazione e le informazioni tecniche su ciascuna sala. Ad esso è collegata una pagina facebook http://www.facebook.com/multisaleariston su cui il personale del cinema risponde rapidamente alle curiosità sul cinema ma anche alle informazioni sui costi dei biglietti, la disponibilità dei posti e gli orari degli spettacoli, soprattutto in relazione all’uscita di Avatar.

Caratteristiche tecniche sala Sergio Leone (riportata sul sito):
POSTI:
391
SCHERMO:
11 X 5 m
SONORO:
»DOLBY DIGITAL
PROIETTORE:
Doppia Macchina
Cinemeccanica Victoria 5 Zenith X 4000H
CASSE:
14 JBL Surround 4 JBL
Retroschermo

Acquisto dei biglietti Avatar:
Grazie alle informazioni ottenute tramite Facebook, ci siamo recati in tutta tranquillità al botteghino due ore prima dell’inizio dello spettacolo delle 19.20 e ci sono stati immediatamente forniti gli occhiali 3d sigillati, ma i biglietti – come promesso – erano disponibili anche poco prima dell’inizio del film.

Occhiali 3D
Usa e getta sigillati inclusi nel prezzo. Sotto lo schermo è presente un cestino per gettarli dopo l’uso, ma si possono tranquillamente conservare per future visioni o per evitare di pagare il costo di noleggio in altri cinema che li noleggiano con un supplemento sul costo del biglietto. Ottima scelta dal punto di vista igienico.

Sistemazione in sala
I biglietti non sono numerati = corsa ai posti migliori. Occupati 2 posti della quinta fila nel settore destro. Il personale del cinema si è assicurato di far sedere quanti più spettatori possibile verso il centro dello schermo sia per una migliore visione, sia per contare i posti rimasti liberi e permettere un accesso degli arrivati per ultimi con il minimo fastidio per chi si era arrivato con un po’ di anticipo.

Visione del film
Preceduta dal trailer 3d di Alice in Wonderland in pessima qualità e senza che le luci fossero abbassate. Le dimensioni delle immagini erano circa 2/3 rispetto alla grandezza dello schermo, l’effetto tridimensionale si vedeva doppio sebbene si indossassero gli occhiali dando un’esperienza deludente. A metà trailer sono state finalmente spente le luci e al termine il trailer è stato proiettato una seconda volta fino al punto in cui la luce era stata accesa (soluzione un po’ posticcia direi).
Totale assenza di spot pubblicitari: il cinema ha sponsorizzazioni locali nell’ingresso del cinema e nei corridoi. Soluzione gradita!
Pausa di circa 10 minuti dopo la prima ora di visione (il film è stato interrotto di netto senza alcuna schermata di avviso della messa in pausa e la sua durata).

Inconvenienti
Durante la pausa sono state utilizzate le uscite di sicurezza per uscire a fumare. Ciò ha fatto entrare il freddo in sala e impedito il ricambio d’aria in quanto i fumi di sigaretta entravano dall’esterno seguendo la corrente d’aria tra una porta d’emergenza e l’altra. In caso di poca sorveglianza l’apertura delle porte d’emergenza poteva consentire l’accesso alla sala dall’esterno a persone non paganti. Ciò è stato fortunatamente compensato dalla presenza di personale del cinema che monitorava la situazione. Questi inconvenienti non sono strettamente legati all’organizzazione della visione in 3D, che è stata impeccabile (escludo quindi le interruzioni improvvise di trailer e film che potevano avvenire anche per i film in 2D).

Giudizio tecnico relativo alla visione dalla quinta fila dx, verso il centro, 2 posti
Qualità dell’immagine: ottima
Qualità del 3d: ottima, nonostante la posizione in quinta fila – bassa rispetto allo schermo – facesse rendere ottimamente gli effetti 3d dal nostro lato mentre le immagini verso l’angolo in alto a sinistra dello schermo risultavano un po’ più scure o buie.
Qualità del suono: pressochè ottima. Audio nitido e buona acustica.

ariston_colleferro.JPG

Politeama (Frascati)
Spettacolo di domenica 17/01 ore 15.30, 2 adulti + 2 bambini (12 e 8 anni)

Informazioni pre-vendita:
Per mancanza di tempo non è stato possibile consultare il sito web per le informazioni pre-vendita, quindi abbiamo provato a contattare telefonicamente il cinema per avere informazioni sulla disponibilità dei posti e sugli orari, ma non è stata ottenuta nessuna risposta sebbene la chiamata sia stata fatta durante il pomeriggio durante l’orario di apertura. Ciò ha causato un viaggio a vuoto il sabato. Abbiamo perso il primo spettacolo del sabato, che iniziava alle 15.30 e c’erano posti disponibili solo per lo spettacolo delle 22.
Sul sito del cinema (visitato successivamente), http://www.politeama.it, è possibile prenotare i biglietti scegliendo i posti dalla mappa delle sale senza alcun costo. Chi non usa internet quindi si trova molto svantaggiato perchè rischia di recarsi al cinema e trovare già i posti esauriti. Alcuni posti che durante la prenotazione risultavano occupati sono rimasti poi vuoti, probabilmente ciò ha scoraggiato altre persone dal recarsi al cinema.

Caratteristiche tecniche sala: SALA 1
non disponibili

Acquisto biglietti:
Quando ci siamo recati al botteghino sabato, i posti erano esauriti fino allo spettacolo delle 22. Sono stati quindi acquistati i biglietti per lo spettacolo delle 15.30 del giorno successivo.
La sera è stato prenotato online un biglietto aggiuntivo selezionando dalla mappa l’unico posto rimasto disponibile sulla stessa fila dei posti acquistati con prevendita.
Al momento del ritiro del biglietto prenotato il personale non è risultato preparato (hanno avuto difficoltà a capire che avevamo già 3 biglietti in tasca e solo uno era prenotato, facendo capire che i 3 acquistati precedentemente non risultavano prenotati… ma va? Ce li avevamo in tasca!).

Occhiali 3D
In comodato d’uso da restituire all’uscita dalla sala, costo di 1 euro aggiuntivo. Trattandosi di occhiali non monouso, alcuni non erano perfettamente puliti causa precedenti utilizzi. Alla visione di UP nello stesso cinema abbiamo osservato di sfuggita la fase di pulizia degli occhiali restituiti, fatta rapidamente con un panno, mentre dovrebbero essere sterilizzati per impedire il contagio di congiuntiviti o altri tipi di infezioni ma non abbiamo avuto modo di vedere come è stata effettuata la pulizia in questa occasione. Cattiva gestione della fase di resituzione degli occhiali (vedi Inconvenienti).

Sistemazione in sala:
Posti numerati. Forniti rialzi in plastica per permettere ai bimbi di sedersi più in alto e vedere meglio lo schermo.

Visione del film:
Preceduta da qualche minuto di spot pubblicitari di esercenti locali. Nessun trailer proiettato.
Nessuna pausa durante la visione del film (sarebbe stato necessario anche per permettere agli occhi di riposarsi).

Inconvenienti:
I bagni non sono accessibili in fase di uscita dalla sala 1 al termine della visione. Ciò è aggravato dal fatto che non ci sono state interruzioni per permettere alle persone, ma soprattutto ai bambini, di andarci prima. Per poter accedere ai bagni occorreva uscire dal cinema riconsegnando gli occhiali 3d e poi rientrare dall’ingresso, ma pensando di accedere ai bagni tranquillamente nel percorso di deflusso, li avevamo lasciati ai nostri amici che si stavano godendo i titoli di coda. Situazione sgradevole. Dopo aver pregato il personale di non farci tornare indietro per recuperare gli occhiali in mezzo alla calca di chi abbandonava la sala e mentre l’urgenza si faceva più urgente, ci hanno fatto passare scavalcando i nastri che limitano il deflusso degli spettatori dal cinema, ma al tentativo di ritrovare i nostri amici per il recupero e la consegna degli occhiali, un membro del personale ci ha scambiate per furbacchione che volevano entrare a vedere lo spettacolo successivo senza pagare il biglietto. Per fortuna gli amici rimasti all’interno avevano restituito gli occhiali al ragazzo a cui avevamo chiesto aiuto in precedenza e il caso si è risolto, ma una ramanzina sulla disorganizzazione per l’assenza di interruzioni in un film da 2h 40′ a seguito di vendita di bevande a fiumi e il mancato accesso diretto ai bagni senza un trattamento da fuorilegge è stata d’obbligo.

Giudizio tecnico relativo alla fila 8, 4 posti da 13 a 16.
Qualità dell’immagine: ottima
Qualità del 3d: buona (ottima luminosità ma gli effetti 3d sono stati migliori a Colleferro)
Ottimo audio. L’effetto surround ed i bassi erano talmente forti da far vibrare le poltrone durante le scene di decollo e atterraggio mezzi dell’esercito, l’esplosione di bombe, il crollo dell’AlberoCasa e i voli sugli ikral.

Giudizio complessivo sul 3D: buono
Giudizio complessivo sull’organizzazione: scarso

Commento sul film

Quando un film stimola la mia curiosità e decido di andare a vederlo, generalmente non rimango mai delusa, riesco sempre a ritrovare un aggancio con quello stimolo avuto durante la visione del trailer o delle clip. Così è stato per Avatar.

Si potrebbero fare confronti con altre storie per certi versi simili, o ritrovarvi stereotipi. Sarà che il cinema degli ultimi anni mi ha un po’ delusa e non sono rimasta al passo quindi non potrei addentrarmi in commenti di quel tipo, ma Avatar mi è sembrato fenomenale, sicuramente per gli effetti speciali o 3D, ma in primis per la storia.

Innanzitutto, non ho avvertito la mancanza della scena di sesso che sarebbe stata tagliata. Su Pandora l’equilibrio è di un altro livello. Il sesso non lo avrebbe certo svilito, ma ogni attimo della vita dei Na’vi ha un che di sublime grazie al ricorso al “legame”, stabilito attraverso quelle loro strane trecce con gli ikran, con le altre creature, con l’albero delle anime. Come il sesso guidato dall’amore, il “legame” è un contatto di anime e di corpi (siano animali, piante o Na’vi) altrettanto sacro, carico di intensità, di purezza, di rispetto.

E’ bellissimo il primo incontro tra Neytiri e Jake, quando lei dice “Questo è triste” riferendosi al fatto che aveva appena ucciso delle creature per salvarlo.

Già da lì capisci che sei su un altro mondo, dove c’è un rispetto per la vita che noi abbiamo perso. E quando lei insegna a Jake a cacciare, fa riflettere la formula che i Na’vi recitano per ringraziare la creatura appena uccisa per la loro sopravvivenza. Si uccide, ma nell’ambito di un equilibrio della vita su cui veglia Eywa. Non c’è cattiveria, non c’è sadismo nella morte, ma solo un flusso energetico che viene preso da ciascuno in prestito da Eywa e che viene restituito quando questo viene interrotto e che Eywa può decidere di trasferire dove necessario. La scena più intensa secondo me è quella in cui tutti i Na’vi si “collegano” tra loro ai piedi di e con l’albero delle anime per salvare la vita della scenziata Sigourny Weaver in fin di vita per trasferirla nel corpo del suo avatar. L’unione, la collaborazione, il movimento, il canto di preghiera… una scena veramene toccante.

Quanto alle scene di battaglia invece, purtroppo non mi stupiscono perchè non c’è finzione: la cattiveria che l’uomo ha dentro di sè non è immaginata sullo schermo, ma è realtà di tutti i giorni. Basti pensare a quanta natura si distrugge in nome del dio economia. Si pensa al malessere immediato del portafogli ma mai alla distruzione futura del nostro pianeta. Purtroppo non è un problema attuale solo sull’immaginario Pandora.

Imponente la visione dell’AlberoCasa in 3D. Altrettanto struggente la scena del suo bombardamento e del suo crollo. Guardando l’espressione di disperazione dei Na’vi, non ho potuto fare a meno di pensare a L’Aquila o ad Haiti.

Il cinema è finzione, ma mi impaurisce pensare che non rimanga niente nel cuore delle persone al termine dello spettacolo. Fa male l’ipocrisia della gente che abbandona il cinema applaudendo per la storia ma lascia la sala un porcile (e non mi riferisco ai pop corn che prima o poi cadono a tutti). Sul nostro Pandora sappiamo essere dei Na’vi veramente indegni, soprattutto davanti ai nostri bimbi. Il film non parlava di rispetto dell’ecosistema, della sua sacralità e per questo del suo rispetto? Ma di cosa! Si riaccendono le luci e l’unica cosa che viene buttata nel secchio è il messaggio. Ci fosse veramente un’allucinazione collettiva per il 3d, forse oggi si saremmo potuti svegliare un po’ più Na’vi e un po’ meno “Gente del Cielo”: ci avremmo sicuramente guadagnato!

Bocciata la sigaretta della scienziata, ma non lo dico io o l’associazione anti tabagismo: voce santa dei bimbi che abbiamo portato con noi al cinema, che si preoccupavano del fatto che avessero obbligato l’attrice a fumare veramente. Menomale che ci sono!

Questo è il secondo post dedicato a Roma, prima abbiamo parlato di Genova, Milano, Palermo, Napoli e Torino. Qui invece parliamo più in generale di Avatar e qui seguiamo i suoi risultati al Box Office. Tutte le sale 3D d’Italia, invece, le trovate qui.

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