Nuovi sviluppi nel caso Roman Polanski: pare che uno dei capisaldi della difesa del regista sia crollato miseramente nei giorni scorsi, a seguito di una sconcertante rivelazione. In soldoni, Polanski, ai tempi del processo originale, aveva chiesto la libertà condizionata; il giudice Rittenband gli concesse di scontare, su consiglio dell’avvocato dell’accusa David Wells, un breve periodo (90 giorni) di detenzione, rinviati perché Polanski stava girando un film a Parigi. Durante il suo soggiorno in Europa, Polanski si recò anche all’Oktoberfest, dove gli venne scattata una foto che fece il giro del mondo.
A questo punto, entra in scena una rivelazione fatta dall’avvocato Wells nel documentario Roman Polanski: Wanted and Desired, su cui praticamente di basava tutta la difesa: stando al documentario, Wells si sarebbe recato dal giudice portando con sé la foto, e lo avrebbe spinto a negare la richiesta di libertà condizionata. Essendo questo tipo di consiglio illegale, il “caso Polanski” si sarebbe potuto risolvere a tarallucci e vino.
Ma così non sarà, pare: ora Wells dice infatti di aver mentito nel documentario, perché pensava che nessuno avrebbe mai visto il film in America (dove in effetti non è stato distribuito) e, siccome credeva che a nessune fregasse più di Polanski e che non sarebbero mai riusciti a riportarlo in USA, pensò che avrebbe reso la storia più interessante dichiarando un episodio mai accaduto.
In ogni caso, che menta ora o che abbia mentito allora, Wells non può essere più utile per la difesa, perché è un testimone non attendibile. Vedremo quali altri sviluppi ci saranno sul caso, ma dubito che alla fine della fiera Polanski andrà in prigione. Voi che ne pensate?
(Fonte: /Film)