Fame – Saranno Famosi, la recensione in anteprima

Pubblicato il 07 ottobre 2009 di Gabriele Niola

Fame Saranno Famosi Poster Usa 06Regia: Kevin Tancharoen
Cast: Kay Panabaker, Naturi Naughton, Anna Maria Perez de Tagle, Debbie Allen, Johanna E. Braddy, Kherington Payne, Kristy Flores, Collins Pennie
Durata: 120 minuti
Anno: 2009

Fame non è un film. Nonostante abbia degli attori, una sceneggiatura, una suddivisione in scene, delle battute, un montaggio e tutte quelle caratteristiche che fanno un film lo stesso non lo è. Non lo è perchè manca una storia, cioè un intreccio propriamente detto.
Stiamo parlando del remake di Saranno Famosi, film e poi serie tv di culto, che si propone di tornare a cavalcare il mito della grande scuola dello spettacolo di New York e dei suoi studenti pieni di talento. Però una vera storia manca, solo scene, salti, brani di recitazione, personaggi accennati e stereotipi sia di caratteri che di dinamiche (l’inizio difficile, il saggio finale, il momento di apprendimento, le attricette sfruttate, le insidie del mondo dello show business, i fallimenti…). Non si può nemmeno parlare di un film che sembra un episodio di una serie perchè quelli solitamente hanno un intreccio forte che si conclude. Qui è come se fossimo sempre nella prima metà di un episodio tv.

Il punto sembra essere che dei tanti remake e reboot a cui stiamo assistendo questo rientra nella categoria di quelli “troppo succosi per non essere realizzati” anche se manca un’idea o la volontà di fare qualcosa di minimamente interessante.
Ci sono i balletti (non troppo elaborati), ci sono le coreografie (povere), le musiche (banali) e le performance (ma dov’è il talento??), senza che ci sia un filo rosso ad unirli.
Molto meglio allora Step Up (sia il primo che il secondo), film capaci di raccontare una storia che pur essendo sempre la stessa regge un impianto visuale intrigante pur basato sempre e comunque sulla dinamica da Saranno Famosi (la scuola, la strada, le origini povere, il sogno del successo e l’onnipresente talento).

Forse però il punto è ancora un altro. Da noi Saranno Famosi è legato molto al talent show di Maria De Filippi ma anche all’estero la trasmissione televisiva che fa da scuola di spettacolo esiste e prospera. Questo film, come gli altri simili che l’hanno preceduto, cavalca quel tipo di successo e di richiamo con una sfacciataggine e un product placement così invadente da costituire la più irritante macchina da soldi che si sia vista negli ultimi tempi.

Quando il product placement prende il posto della storia, capita anche alle produzioni americane? Qui le altre critiche

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