Visto che nelle ultime due settimane, per motivi ancora inspiegabili, un mio vecchissimo post sulla seconda serie di Romanzo criminale ha destato un vespaio di polemiche, ho pensato bene di dedicare un bel post nuovo a Francesco Montanari, che nella serie interpreta il Libanese. Provocatorio? Eggià, avete capito bene. Francesco Montanari l’ho incontrato oggi per la mini-press conference di Oggi sposi (qui la recensione), e mi sono fatto con lui la foto che vedete qui sotto. Ero emozionato come un bambino! La foto con “Libbano”!! E lui fa pure i corni da metallaro, il che significa che sicuramente è un individuo disturbato che potrebbe traviare le menti dei vostri figli.
Se è così, nasconde bene la sua doppia vita da serial killer, perché con noi si è dimostrato simpaticissimo, ultra disponibile e soprattutto, diciamolo, UMILE. Una qualità rara: sì ovviamente non è che lui sia una superstar, ma c’è gente che se la tira per molto meno. E come ho detto nel pezzo su Oggi sposi, ha anche confermato che tornerà in Romanzo criminale per alcuni flashback.
Detto questo, vorrei segnalare anche un bel film che ho visto ieri sera, The Last Station. Diretto da Michael Hoffman, racconta la storia degli ultimi mesi di vita di Lev Nikolaevič Tolstoj, celebratissimo autore di “Guerra e pace” e “Anna Karenina”, diviso tra l’amore per una moglie che non condivide la sua visione sociale, i suoi discepoli che vorrebbero fargli rinunciare ai diritti delle sue opere per renderle di pubblico dominio, e l’affetto per la figlia e per il suo segretario, lo scrittore Valentin Bulgakov (vero protagonista). Il film ha uno stile classico e sobrio, è raccontato con eleganza e si avvale di un cast fantastico: James McAvoy, Christopher Plummer, Helen Mirren e Paul Giamatti. Se amate le grandi biografie (ma anche no, visto che di solito non è che io le adori), non fatevelo sfuggire.
Non dimenticate di cliccare sulla nostra pagina del Festival di Roma, per ogni aggiornamento dalla capitale!