Soffocare, la recensione in anteprima

Pubblicato il 13 maggio 2009 di Gabriele Niola

Soffocare Poster ItaliaRegia: Clark Gregg
Cast: Sam Rockwell, Anjelica Huston, Kelly Macdonald, Brad William Henke, Clark Gregg
Durata: 92 minuti
Anno: 2008

Siamo dalle parti dell’adattamento purtroppo.
Soffocare (il film) di Clark Gregg viene dritto dritto da Soffocare (il libro) di Chuck Palahniuk, grande successo editoriale e opera, come tipico dell’autore di Fight Club, molto complessa. La versione cinematografica purtroppo risente di tutto questo e, specialmente confrontandola con l’adattamento di Fight Club ad opera di Fincher, non riesce a trovare una strada autonoma.

Il problema con i libri molto forti e complessi è infatti che si rischia di cercare di replicarli pedissequamente su schermo, operazione che raramente funziona e che nel migliore dei casi può solo far intuire gli spunti e i temi più interessanti dell’opera di partenza senza però riuscire ad affrontarli sul serio.
Soffocare di Clark Gregg è appunto uno dei casi migliori, un film che, pur non trovando una strada autonoma, si fa forza della potenza dell’idea di partenza.

Non c’è personalità nel film di Gregg, non si cerca una dimensione cinematografica ma solo una traduzione impossibile del testo. E’ veramente una “riduzione” nel senso pieno del termine quella che vediamo invece che un “allargamento” di significati grazie al linguaggio del cinema. Perchè di linguaggio del cinema in Soffocare ce n’è ben poco, lo stretto indispensabile a raccontare una trama ricca di spunti mai presi di petto.

Alla fine chi non ha letto il libro esce dalla sala con una grande curiosità di leggerlo perchè ne intuisce le straordinarie potenzialità mentre chi l’ha letto non può che rimanere deluso da un simile impoverimento.

Il cinema dei soggetti non originali è inevitabilmente figlio delle opere di partenza o può trovare una sua strada autonoma? Qui tutte le altre critiche

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