Hannah Montana, la recensione in anteprima

Pubblicato il 20 aprile 2009 di Gabriele Niola

Hannah Montana The Movie Poster USARegia: Peter Chelsom
Cast: Miley Ray Cyrus, Emily Jordan Osment, Jason Daniel Earles, Mitchel Tate Musso, Heather Locklear, Billy Ray Cyrus, Lucas Till, Margo Martindale
Durata: 102 minuti
Anno: 2009

Hannah Montana per chi non lo sapesse è un altro serial di successo del Disney Channel che al pari di High School Musical, è salito alla ribalta nel momento in cui, diventato film, ha incassato cifre stratosferiche.
C’era stato anche un concerto 3D che nei nostri cinema non è mai arrivato ma che in America è balzato in testa al boxoffice in tempi in cui le sale 3D non erano tante quanto oggi.

A giudicare dallo svolgimento Hannah Montana (il film) sembra invece un episodio allungato con in più la svolta della prima storia d’amore della protagonista e il reiterato abusare del tema dei due mondi. Difficile dunque appassionarsi a dinamiche così risapute per qualcuno che non è un cultore della serie.
Tutta la trama e il fascino del personaggio gira intorno alla storia di Best of both worlds cioè che nonostante sia una popstar internazionale lo stesso è anche una normale ragazza che va alle medie e vuole il meglio delle due dimensioni di vita (mentre in passato storie simili costringevano la protagonista ad una scelta che poi era sempre quella della vita con i veri affetti, vedi Celebrità con Nino D’Angelo). Questo grazie ad una parrucca e all’identità tenuta segreta dalla famiglia.

Una dinamica identica non solo a L’Incantevole Creamy (alieni a parte) ma soprattutto a quella dei supereroi, variazione virile del concetto di “doppia vita”.
Tuttavia mentre il supereroe è la proiezione virilissima e piena di poteri di un individuo solitamente grigio e anonimo, Hannah Montana (come Creamy) è la proiezione popolare e glamour di una ragazza normale, che mai nella vita vera potrebbe girare con vestitini minuscoli, gambe in evidenza, tacchi astronomici e quel trucco.
Il supereroe per definizione si nasconde, sfugge ai media e sebbene sia più noto del suo alter ego normale, rifugge più che può l’esposizione. Hannah Montana invece è superesposta e questo è il suo fascino presso il suo pubblico.

Divertente poi come ci sia, o cerchino far credere che ci sia, grande identità tra il personaggio Hannah Montana e Miley Cyrus, l’attrice. Anche lei dice di essere molto attaccata alla vita semplice, anche lei (come nel film) scappa dalle fan di continuo, anche lei (come nel film) indossa vestiti o oggetti che promuove e anche lei ha problemi di paparazzi (che sono uno degli snodi fondamentali della trama).
E’ in questo senso allora che la citazione iniziale dall’incipit di A Hard Day’s Night (lei che scappa inseguita e le finisce sul volto un cartellone con la sua stessa faccia) non risulta pesante. Perchè in quel senso effettivamente una corrispondenza esiste.

Fenomeno alimentato dai media o vera storia in grado di attrarre gusti e interessi dei ragazzi? Disney channel è la nuova fucina di interesse giovanile? Qua le altre recensioni

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