L’Ultimo Crodino, la recensione in anteprima

Pubblicato il 17 marzo 2009 di Gabriele Niola

L'ultimo crodino Poster ItaliaRegia: Umberto Spinazzola
Cast: Serena Autieri, Enzo Iacchetti, Ricky Tognazzi, Dario Vergassola, Marco Messeri
Anno: 2009

Partendo dalla vera storia del furto della bara contenente la salma di Enrico Cuccia e da tutte le assurde vicende ad esso correlate Umberto Spinazzola imbastisce un racconto con pretese di noir ambientato nella Val di Susa (che sarebbe anche un ottimo scenario per simili vicende) cercando anche un vago impegno sociale.

Il film è abbastanza noioso e pieno di implausibili vaghezze di sceneggiatura ma soprattutto non riesce in nessun momento ad avvincere realmente nonostante dipinga due figure vessate dalla vita che cercano un improbabile riscatto tramite un’impresa più grande di loro. Un tipo di racconto solitamente molto coinvolgente a prescindere.
Funziona pochissimo Ricky Tognazzi e solo un pelo di più Enzo Iacchetti (che ha un gran volto cinematografico), insieme comunque un disastro. Si respira atmosfera da Zelig pur non essendoci risate.

Curioso come i momenti migliori del film siano quelli più attaccati alla cronaca, quando cioè vengono mostrate le cose realmente accadute, i fatti come si sono svolti e gli intrecci reali (i problemi nel compiere il crimine, le false piste degli inquirenti e via dicendo). Segno di come spesso la realtà riesca a superare ogni fantasia e risulti anche più cinematografica del cinema.

Trionfa su tutto chiaramente il product placement e naming placement del Crodino che, fosse stato migliore il film, non sarebbe nemmeno fastidioso. Essendo però la trama quello che è va a finire che l’attenzione si fa calamitare dal continuo ostentare e nominare la bevanda suscitando più irritazione che altro.
Tutto poi per un contributo del 5% sul budget totale….

Si può fare una storia del genere con un casta del genere e una sceneggiatura del genere? A voi è piaciuto? Qui tutti i pareri.

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