Regia: David Wain
Cast: Seann William Scott, Paul Rudd, Christopher Mintz-Plasse, Bobb’e J. Thompson, Elizabeth Banks, Jane Lynch
Durata: 99 minuti
Anno: 2008
Al nuovo film di David Wain toccherà un’uscita di nicchia come spesso capita in Italia a pellicole di questo tipo. Poche sale in qualche città, una cosa propedeutica più che altro all’uscita in DVD o ai passaggi sulle televisioni a pagamento che sono sicuramente una modalità di fruizione migliore per un film simile.
Si tratta di una commedia molto americana, molto moderna che racconta di due ragazzi, due amici che fanno un lavoro abbastanza strano e insoddisfacente che per un gioco di incastri devono prestare servizio sociale badando a due bambini (di cui uno è un quasi adolescente) con problemi di relazione. L’interazione ovviamente è la macchina che scatena le gag.
Ma non si ride a crepapelle in Role Models, bensì a denti stretti (cosa che causa l’uscita particolare) e per di più di una comicità di nicchia, di quelle che non colpiscono tutti e della quale si perde molto con il doppiaggio. E’ sostanzialmente un film di nicchia, da appassionati, inserito nel filone della nuova commedia americana. Un film particolarmente intelligente nonostante le molte gag fisiche e il molto umorismo politicamente scorretto, che spesso punta su divertenti ribaltamenti linguistici o sul far risaltare la stupidità di certe categorie umane per scatenare il riso.
E forse proprio qui sta il problema di successo cinematografico del film. Che si fa gioco di quella banale stupidità, di quell’insulsa medietà del pubblico che non si guarderebbe mai una commediola perditempo il pomeriggio o nel preserale su una televisione a pagamento.
Le risate a denti stretti sono ai danni proprio di quel tipo di pubblico che fa l’incasso di un cinema e che probabilmente non capirebbe nemmeno di essere l’oggetto della presa in giro. Semplicemente non capirebbe e non riderebbe. Peccato.
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