Viaggio Al Centro della Terra 3D, la recensione in anteprima

Pubblicato il 14 gennaio 2009 di Gabriele Niola

Viaggio al Centro della Terra 3D Poster ItaliaRegia: Eric Brevig
Cast: Brendan James Fraser, Josh Hutcherson, Anita Briem, Seth Meyers
Durata: 92 minuti
Anno: 2008

Per dirla in due parole Viaggio al centro della Terra 3D è ciò che vi aspettate: un film inesistente costruito attorno ad un plot già noto e di comprovato successo (nonchè blasonato) che dà origine a situazioni suggestive e di forte azione utile a mostrare una nuova tecnologia. Il regista faceva film in 3 dimensioni per i parchi tematici…
Non aspettatevi dunque una storia ben raccontata ed appassionante, aspettatevi una dimostrazione delle potenzialità del 3D. Ed ho detto “potenzialità”.

La tridimensionalità non è un effetto speciale, non è un artificio, è uno strumento del linguaggio paragonabile al colore o alla profondità di campo e l’uso di qualsiasi strumento di linguaggio è un processo in costante evoluzione, in particolare se tale strumento è di fatto nuovo. Il 3D moderno per tecnica di ripresa e riuscita sullo schermo non ha nulla a che vedere con quello anni ’50 e ’70 e in questo senso è una tecnologia nuova. Ha nuove tecniche, nuove possibilità e offre nuove soluzioni.
Capirne immediatamente l’uso migliore come anche farne subito un uso espressivo veramente interessante è praticamente impossibile. Non è mai capitata nella storia una cosa simile. Ma andare al cinema a vedere che cosa sia questo 3D di oggi può essere interessante.

Si tratta di una tecnologia imperfetta (se inclinate la testa da un lato o dall’altro l’effetto di tridimensionalità diventa fastidioso) ma in effetti foriera di molte novità e di un impatto che, superato l’iniziale sorpresa, è molto naturale.
Dire se il 3D attecchirà e sarà davvero il futuro del cinema come il colore è stato per il bianco e nero è impossibile. Di certo possiamo dire che mai come ora i più grandi (e innovativi) registi americani si sono buttati su una tale novità per promuoverla e utilizzarla. Di certo di qui a qualche anno i film in 3D saranno molti di più. Se poi sarà davvero una cosa buona rimarrà.

Per comodità di tutti rispondo già alle domande più frequenti:
– Si, si indossano gli occhialini ma no, non sono quelli degli anni ’50. Possono essere di carta o più simili agli occhiali normali a seconda del sistema usato dalla sala. E si, te li danno all’ingresso
– Si, gli occhiali 3D sono fatti per essere indossati anche da chi porta già degli occhiali da vista senza che se li debba levare
– Si, il biglietto costa un po’ di più (tipo un euro)
– No, non avremo per sempre gli occhiali, ce ne libereremo tra 5-10 anni (secondo Katzenberg) a favore di una tecnologia che fa fare tutto il lavoro allo schermo
– Si, le cose sembrano uscire dallo schermo ma no, non è quella l’innovazione principale, è la profondità
– Si, i film in 3D (tranne questo) in linea di massima usciranno anche in 2D che sarà poi la versione che finirà su DVD
– Si, il 3D casalingo arriverà tra qualche anno

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