Per fare questo film ha dovuto prendere lezioni di chitarra, imparare un po’ di coreano, si è rotto un paio di costole sul set e ha perfino accettato di fare davvero il bungee jumping… un’esperienza traumatica… “ma anche orgasmica alla fine!” – Parola di Jim Carrey, venuto a Roma a presentare Yes Man, divertentissima commedia in cui interpreta un uomo che si affida ad un seminario di auto-aiuto per tornare ad abbracciare la vita… per farlo, però, dovrà dire sì ad ogni domanda che gli faranno.
La vita del suo personaggio viene totalmente rivoluzionata in positivo… ma ad un certo punto arrivano anche alcuni effetti negativi…
Certamente essere uno Yes Man può avere una connotazione negativa, ma in questo film no. Serve per far capire che dal momento in cui il mio personaggio dice YES, abbraccia la vita. E proprio per questo motivo penso che tutti si possano identificare con lui. Perché all’inizio del film Carl è isolato, vuole stare da solo. Capitano sempre momenti come questi nella vita. Da quando quest’uomo dice di sì, lo dice alla vita e l’universo lo accoglie. Carl coglie tutte le opportunità che l’esistenza gli offre.
E lei nella sua vita è uno Yes Man?
Tendo a dire spesso sì, anche se non sono un bacia sederi. La mia filosofia, o meglio, quello che mi pare di aver capito, è che quello che arriva nella vita è quello che voglio. Se mi arriva un mattone in faccia, vuol dire che mi serviva. Dire no è più facile quando hai paura. Perché se lo dici non ti coinvolgi nelle cose e non ti trovi ad affrontare delle responsabilità. Per esempio a proposito di responsabilità, negli ultimi otto anni, chiamerei gli Stati Uniti d’America: gli Stati Uniti che evitano la responsabilità.
Ci parli dei suoi ruoli e di come sceglie un copione…
Se sei un attore sono i ruoli che trovano te. Per quanto mi riguarda, però, finisco sempre nei film che non potrei non fare. Quando ho girato Se mi lasci ti cancello, stavo malissimo. Ero una persona davvero ferita… e quindi era un ruolo semplicemente perfetto. Oggi, se dovessi fare quel film, non sarebbe la stessa cosa. Gondry adorava questo dolore che mi portavo dentro. Continuava a dirmi: “non guarire! Non guarire! E’ perfetto per il tuo personaggio!”. Beh, per quello che è la mia vita oggi, penso che Yes Man sia il ruolo perfetto per me.
Una curiosità, una volta lei si è rivolto a Benigni alla notte degli Oscar e disse: “Quest’anno mi hai battuto!”. Infatti lui ebbe la nomination per La vita è bella (e vinse) e lei, invece, non entrò nelle nomination per The Truman Show. Cosa pensa del nostro Roberto?
Benigni per me è un’anima bellissima. Gioia pura, amore puro e una persona aperta. Lo dico perché ho avuto l’opportunità di incontrarlo.
Ci parli dei prossimi film in cui la vedremo…
Ho girato un paio di pellicole. Una s’intitola A Christmas Carol ed è diretta da Robert Zemeckis. Vedrete me e Gary oldman in più ruoli. Abbiamo girato in performance capture e penso che finalmente questa tecnica sia arrivata a mostrare degli effetti sbalorditivi. E poi potrete vedere il film in 3D anche! Ho girato anche I Love You Philip Morris con Ewan McGregor. È un film buffo ma romantico e non vedo l’ora che la gente lo veda. E dovete sapere che Ewan è un gran baciatore.
Vi ricordiamo che Yes Man arriverà nelle sale dal 9 gennaio prossimo. La Warner Bros lo distribuirà in Italia in 600 copie.