La prima giornata del Festival del Film di Roma parte subito con uno dei titoli italiani più attesi, L’Uomo Che Ama di Maria Sole Tognazzi, pellicola che schiera Pierfrancesco Favino, Monica Bellucci e Marisa Paredes. Di contro la sezione L’Altro Cinema propone $9.99, un film d’animazione australiano in stop motion dall’animo indipendente.
L’Uomo Che Ama
Spiace dirlo ma l’ultimo film di Maria Sole Tognazzi rappresenta il cinema medio italiano (medio in tutti i sensi, dalla qualità al gradimento) che non vorremmo più vedere, quello che pretende di reggersi su attori di calibro (e su presunti tali) su una trama interessante solo nello spunto e su un poeticismo intenso solo nelle intenzioni. Quei film dove sembra che non si dica nulla in realtà si dice molto. Ma poi in realtà per davvero non si dice nulla.
L’Uomo Che Ama cerca di essere un melodramma classico ribaltato e attualizzato con appunto un uomo che ama invece che una donna. Gli elementi classici ci sono tutti dalle gravidanze (o desideri di gravidanza) alle malattie (quindi gli ospedali). Se ci fosse qualche dubbio residuo addirittura si vede Favino ad un certo punto intento a guardare L’Uomo Di Paglia, il grandissimo melodramma di Pietro Germi.
Ma non c’è anima, non ci sono le fiamme della passione nè si intuiscono. Si cerca invece la rarefazione, il registro altissimo riuscendo a trovare solo noia. Non un film brutto ma uno di quelli che si dimenticano molto in fretta. Che forse è peggio.
$9.99
Attenti alla sezione L’Altro Cinema, capace di portare sul grande schermo opere da tutto il mondo e di tutte le nature come questo interessante “Magnolia in stop-motion”. $9.99 infatti è un film d’animazione corale, tutto ruotante attorno ad un palazzo nel quale vivono famiglie ma anche single. Ogni storia è accomunata alle altre dall’essere un rapporto a due nel quale una parte è insoddisfatto dell’altra che cerca di adeguarsi come può e per compiacerla.
Ma la vera somiglianza con il grande film fiume di Paul Thomas Anderson non è tanto nella trama. La raffinatezza di $9.99 sta nel mostrare con coerenza e la giusta dose di fascino una realtà permeata in ogni dove di irrealtà (angeli, piccoli demoni, ossessioni e operazioni impossibili) nonchè nel saper unire le storie prima di tutto con la musica e i suoni, vero tappeto e fluido che connette ogni segmento. I segmenti sembrano parlare e interagire anche se i personaggi non si conoscono, la musica di sottofondo viene usata come un vero strumento generatore di senso che alla fine dona al film un guizzo che altrimenti mancherebbe.