Regia: José Padilha
Cast: Wagner Moura, Caio Junqueira, Maria Ribeiro, André Ramiro, Fernanda Machado, Milhem Cortaz
Durata: 115 minuti
Anno: 2007
Troppo facile e immediato pensare a La Battaglia Di Algeri, troppo diretto come referente, troppo alto come nume tutelare per un film come Tropa de Elite che senza dubbio (e non è una critica) cerca anche la spettacolarità, cerca di parlare della crisi e della problematicità della situazione criminale in Brasile usando il filtro dell’azione e del fascino del bene e del male.
Certo di bene ce n’è molto poco, come del resto nella realtà. Josè Padilha parte da City Of God di Meirelles, dal suo modo di vedere il Brasile delle favelas (colori saturi, molto contrasto, macchina a mano e lo stile dei dialoghi molto cinematografico) per tentare di arrivare a Pontecorvo, cioè all’equilibrio totale in cui nessuno ha ragione o tutti hanno torto.
Ma se la prospettiva realisticamente complessa (dal punto di vista delle dinamiche di trama e non tanto di ripresa) del capolavoro italiano è davvero inarrivabile Padilha comunque raggiunge un ottimo livello di equilibrio senza dividere le colpe ma mostrando un problema da tutti i punti di vista.
E’ semmai a livello di cinema che Tropa De Elite cede in più occasioni (specialmente il grottesco addestramento banalmente ricalcato su Full Metal Jacket o il rapporto del protagonista con la moglie o ancora la stupidissima trasformazione in macchina di morte del primo erede al comando della squadra del Bope), mancando l’occasione di commuovere davvero o di stupire con forza e riuscendo solo a far arrabbiare, che certo non è poco ma l’amaro in bocca rimane.
Ridicole, stupide e fanciullesche le accuse di fascismo.